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Ecco il 163° segnale della ripresa: funerali a rate e “low cost”

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Baradi LUIGI CORTINOVIS

Non solo sono aumentate le tasse sul “caro estinto”, ma il funerale è diventato un onere che – in tempi di crisi – comporta qualche soluzione particolare, visto che alla cerimonia e alla sepoltura non c’è alternativa. 

Riporta la stampa: “Ecco allora che è ormai radicatissimo il “funerale a costo zero”, ovvero rateizzabile, senza anticipo (d’altronde, non sempre una “perdità arriva nel momento giusto”). A Roma, ad esempio, c’è il “The end” a partire da 99 euro al mese. Ma c’è anche l’Outlet del funerale che a Milano offre un pacchetto base “tutto completo” a 1.499 euro, cui si possono aggiungere optional fino alla proposta Gold da 6.999 euro (anzichè 10 mila). O i funerali low cost All inclusive, in cui si compra il pacchetto “chiavi in mano”, dove a fronte di notevole risparmio magari si deve chiudere un occhio sull’orario di “consegna” del feretro. Sempre più frequenti poi gli accordi dei Comuni per un funerale calmierato: tra i più vantaggiosi nelle grandi città proprio quello di Milano al prezzo di poco più di mille euro. Ma se proprio volete fare un “affare” e nel contempo pensare “al futuro”, allora l’ultimo trend è la Previdenza funeraria. Ovvero, perché pensare domani a ciò che già oggi sappiamo accadrà? Perché costringere i nostri cari a piangere due volte, una per noi e una per il conto, magari anche con l’incertezza del risultato? I programmi hanno nomi fantasiosi, “Oggi per domani”, “Futuro oggi”, “Momento sicuro”, ma l’idea è la stessa: decidere subito come si vorrà essere celebrati, sepolti, con quale rito, quanti fiori, a bordo di quale auto e anche sulle parole di quale salmo”.

Amen!

 

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