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Elezioni in Bosnia: il paese rimane diviso e si rafforza il secessionismo della Republika Srpska

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di REDAZIONE

Le elezioni tenutesi in Bosnia hanno deciso anche il rinnovo di tutti gli organi istituzionali. Secondo i risultati, non definitivi, mostrano in vantaggio il bosgnacco musulmano Denis Becirovic del Partito socialdemocratico (Sdp) con oltre il 54% dei voti, la serba Zeljka Cvijanovic dell’Unione dei socialdemocratici indipendenti Snsd con il 55%, e il croato Zeljko Komsic del Fronte Democratico, dato al 67%. Insomma, divisa era e ancor più divisa rimarrà, seppur con qualche sorpresa

La presidenza collegiale bosniaca è composta da tre membri, ognuno in rappresentanza di uno dei tre popoli costitutivi della Bosnia-Erzegovina – bosgnacchi musulmani (sono il 50,1% dell’intera popolazione), serbi ortodossi (30,8%) e croati cattolici (15,4%).

Per la presidenza della Republika Srpska, l’entità a maggioranza serba, è dato in vantaggio Milorad Dodik (Snsd), osservato della comunità internazionale per le sue crescenti e aperte aspirazioni secessioniste. Comunque, dopo lo scrutinio dell’81,9% dei seggi, Milorad Dodik – leader serbo-bosniaco (Snsd) e membro serbo uscente della presidenza tripartita – è in vantaggio con il 48,8% sulla sua principale avversaria Jelena Trivic, che ottiene il 42,6%.

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