di LEONARDO FACCO
Nessun parassita riuscirà mai a comprendere cosa significhi vivere in un inferno fiscale! Il parassita non produce ricchezza, semmai la consuma, ergo non ha la percezione reale di quanto sia vessatorio, ed umiliante, essere costretti a cedere oltre i 3/4 del frutto del proprio lavoro.
Ieri, un amico mi ha segnalato lo sfogo di Dario Stefan, apparso sulla pagina Facebook di "Veneto Libero". Lo riporto integralmente:
"Grazie Italia!!! Oggi, sono andato dal commercialista a fare Unico 2015 (foto) ed ho scoperto che ho un utile di 57.050,00 € (ma dove cazzo sono che non li ho visti). Comunque il bello è che mi trovo a pagare, entro fine anno, 47.460,00€ di tasse (83%) quindi mi trovo un netto di 9.590,00€ netti dividendoli per 12 mesi. Vuol dire che ho preso 800€ al mese. E che il negozio che pensavo fosse mio in realtà è solo mio al 17%!!! Mi spiace non solo per me stesso, ma per tutti gli italiani, perché una cosa del genere è inaccettabi
Spero che questo soggetto abbia preso i dovuti provvedimenti.
Tra i quali chiudere baracca e magari andarsene altrove.
O , meglio, restare e continuare a lavorare senza far sapere allo stato della sua esistenza.
Lo stato, così facendo, spinge per una napoletanizzazione di tutta la penisola.
A napoli non esiste lo scontrino e le fatture le fanno le mammane e fattucchiere.
Si usa spesso il baratto, e sullo stato ci pisciano.