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Pirellone: cecchetti e galli (lega) condannati per danno erariale

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di REDAZIONE

cecchetti nuovoLa prima sentenza della Corte dei Conti della Lombardia con al centro l’uso indebito dei fondi del Pirellone, con la quale sono stati condannati per danno erariale il consigliere regionale lombardo della Lega Nord Fabrizio Cecchetti (foto sopra) e l’ex capogruppo del Carroccio Stefano Galli, «costituisce un importante precedente per il prosieguo delle indagini in corso sui gruppi consiliari che hanno gestito fondi regionali nelle recenti legislature». Lo afferma, in una nota, la Procura lombarda della Corte dei Conti, che aveva aperto un procedimento a carico di diversi consiglieri ipotizzando un danno erariale per le presunte spese ‘allegrè con fondi pubblici.

Il collegio della Corte dei Conti, come riporta oggi Repubblica nelle pagine milanesi, ha depositato la prima sentenza, accogliendo le richieste formulate dalla Procura. Il giudice, spiega la Procura della Corte dei Conti, ha accertato «la responsabilità erariale a titolo di colpa grave dei consiglieri regionali appartenenti ai gruppi consiliari che hanno effettuato spese del tutto estranee al mandato istituzionale». Cecchetti, che aveva già rimborsato l’intera somma contestata dalla magistratura contabile (49.486,14 euro), è stato quindi riconosciuto responsabile di danno erariale, così come Stefano Galli che, in qualità di ex capogruppo del Carroccio, aveva il compito di vigilare sui rimborsi.

stefano galli«Il verificarsi di clamorosi e non occasionali casi di ‘mala gestiò dei finanziamenti pubblici erogati alla politica – si legge nella sentenza – esprime da un lato il fallimento etico della politica nel rivendicare come leciti rimborsi spese non consentiti e, dall’altro, il fallimento dell’apparato amministrativo che ha avallato, senza doverosi riscontri, la pertinenza delle spese». Erano finite sotto la lente d’ingrandimento della magistratura contabile, in particolare, spese per taxi, treni e ristoranti pagate da Cecchetti, attualmente vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, con fondi pubblici. Secondo i giudici, quindi, «se un pasto è esigenza vitale per ogni lavoratore, che vi provvede con propri proventi personali, identica conclusione vale per un politico-amministratore». Sono attese nelle prossime settimane le sentenza nei confronti di altri ex consiglieri regionali sotto procedimento, tra cui Nicole Minetti. In tutto il danno erariale – secondo le indagini coordinate dal procuratore Antonio Caruso e dai sostituti Adriano Gribaudo, Alessandro Napoli e Luigi D’Angelo ed effettuate dalla Guardia di Finanza di Milano – per le spese di una sessantina di ex consiglieri regionali di maggioranza e opposizione ammonterebbe a circa tre milioni di euro.

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1 COMMENT

  1. I “vecchi” della Lega , eletti in un qualsiasi posto pubblico (Comuni, Parlamento e altri) non hanno mai chiesto un soldo di rimborso, poichè , forse da stupidi, credevano nell’ IDEA e , sopratutto, “vivevano del loro”.

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