di ENZO TRENTIN
Che noi non si ami i partiti politici è cosa nota, scritta e riscritta. In realtà siamo intrisi dall'acuto senso di trovarci tra due fuochi: partecipazione votata alla disfatta o indifferenza. Quest'ultima è impossibile, a meno di essere irresponsabili. Si possono prendere quasi tutti i termini, tutte le espressioni del nostro vocabolario politico, e aprirle; al centro si troverà il vuoto. Si guardi alla lotta tra avversari e difensori del partecipare alle elezioni indette dallo Stato dal quale si vuole l'indipendenza, questa lotta tra innovatori che non sanno cosa innovare e conservatori che non sanno cosa conservare, è una lotta cieca di ciechi, una lotta nel vuoto, e che per questa stessa ragione rischia di volgersi in nulla di fatto.
Osserviamo, per esempio, il comportamento dei militanti di un qualsiasi partito o movimento politico ancorché indipendentista: vogliono solamente leggere di quanto bravi sono loro ed i loro presunti leader; di quanto belle e