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Ha vinto trump, ma ecco le 7 lezioni che arrivano dall’america

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usa-bandieradi LUCA VENTURINI

Cosa e’ successo questa notte in America? Ecco sette punti.

1. I sondaggi vengono spesso usati per fare propaganda

Dopo la batosta della Brexit, i sondaggisti non sono cambiati. I sondaggi sono, e restano, uno dei primi strumenti di propaganda. A perdere il posto saranno in pochi, e la gran parte sono pronti a vendersi al prossimo potente di turno. In Italia lo sappiamo bene ed, anche su questo, siamo stati dei precursori: con una delle nostre famose norme illiberali, ma “tra le più avanzate del mondo”, vietiamo di diffondere i sondaggi elettorali nell’ultimo mese e ai politici di parlare l’ultimo giorno. Cosi’, passando dalla politica alle corse dei cavalli, ci sentiamo in una botte di ferro.

2. Fortuna che ci sono i giornalisti

Esattamente come con la Brexit, i giornalisti hanno capito poco di quello che stava succedendo. Quelli italiani, se possibile, hanno capito ancora meno. Il loro lavoro, del resto, non e’ di capire le cose prima che succedano, ma di raccontarle dopo. Probabilmente, se capissero qualcosa del mondo che li circonda, investirebbero in borsa, o farebbero i consulenti. Non lo dico con sarcasmo, ma con molto rispetto verso chi sa raccontare le cose meglio di me. Quando postate sui social network la classica citazione del giornalista che, con sicumera, vi dice come deve girare il mondo, pensateci due volte. I vari Zucconi, Gramellini, Serra e compagnia cantante, vivono in mondi autoreferenziali, citandosi tra di loro, e non escono mai dalle loro redazioni. In queste elezioni hanno scelto di guardare piu’ ai salotti di New York che ad Alabama ed Arizona. Probabilmente, senza i finanziamenti all’editoria, la maggior parte di loro dovrebbe scegliere tra fare bene il proprio lavoro, oppure friggere patatine al soldo di qualche “odiata multinazionale”.

3. La marijuana diventa sempre più libera

In California, Massachusetts e Nevada e’ stato liberalizzato l’uso della marijuana per uso ricreazionale, portando dal 5% al 20% la percentuale di americani che si possono fare un “cannone” senza conseguenze penali. In California la marijuana era già, di fatto, libera, perche’ era acquistabile per scopi terapeutici, e in giro era possibile trovare dei chioschi che ti facevano il certificato medico seduta stante. Basta andare a San Francisco per sentire odore di spinello ovunque. Passo dopo passo qualcuno inizierà a capire che non ha alcun senso continuare a inventare reati senza vittime. Si pensi che l’86% dei detenuti nelle prigioni federali sono stati condannati per reati senza vittime, e che il numero di detenuti in USA e’, in termini percentuali sulla popolazione, dieci volte superiore a quello di altri paesi OCSE, come Germania, Francia, Svizzera, Italia. Ricordo quando, in Italia, a parlare di anti-proibizionismo erano solo i radicali. Ora sara’ diverso, e, come molte altre battaglie di libertà, il mondo non potra’ che adeguarsi a quello che fanno gli americani.

4. L’arma segreta (che tanto segreta non era)

Se si fosse votato tra un altro mese, Trump avrebbe vinto con un margine ancora maggiore. Questo perche’ in questo periodo stanno arrivando a casa di tutti gli americani, delle lettere che hanno molto piu’ successo di qualunque propaganda elettorale: le lettere di rinnovo delle assicurazioni sanitarie. Gli aumenti medi sono del 24%, e seguono un aumento analogo avvenuto l’anno scorso. La causa e’ la costosissima riforma sanitaria di Obama, che Hillary Clinton aveva annunciato di voler rinforzare ed estendere.

5. Ha vinto Davide

So che a molti non piace, ma Golia Clinton aveva ricevuto, per la campagna elettorale, 1.3 miliardi di dollari, mentre Davide Trump solo 795 milioni. Nonostante l’efficace storytelling sul potente miliardario, Trump era il candidato piu’ debole. Inoltre aveva contro gran parte del proprio stesso partito. L’unico veramente lungimirante e’ stato il solito Peter Thiel (Paypal, Facebook, Palantir).

6. Risultato storico per i libertari

Mentre la maggior parte degli italiani non sa neanche cosa sia il movimento libertario, il Libertarian Party americano raggiunge il massimo di voti mai avuti: 4 milioni. Sono tanti, ma probabilmente sarebbero stati di più, se il candidato fosse stato un personaggio iconico e famoso come John McAfee. Se poi si considera che la fine della guerra alla droga e’ uno degli obiettivi libertari, si capisce come il risultato abbia una portata storica.

7. Thank you, famous actors

Durante la campagna elettorale era uscito questo video di attori di Hollywood che dicevano agli americani di andare a votare per Hillary Clinton. Molti hanno subito notato che la mobilitazione di attori per Obama era stata molto piu’ importante, ma la risposta più efficace è contenuta in questo video organizzato dalla campagna di Trump, in cui normali persone ringraziano gli attori famosi per il suggerimento, ma rivendicano di saper gestire la propria vita da soli, senza dover sempre ascoltare i preziosi consigli dei personaggi famosi. Chissa’ che qualcuno, grazie a questo sorprendente risultato di Donald Trump, non inizi a capire che un attore, un cantante, un calciatore, a volte fanno bene il proprio mestiere, ma spesso di politica non capiscono un’acca.

DAL BLOG DI LUCA VENTURINI

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6 COMMENTS

  1. Il voto sulla “canna libera” è invece una pessima notizia, visto che si liberalizza una sostanza che uccide i neuroni cerebrali, come si può leggere nei libri e nelle riviste scientifiche. Il procedimento è molto lento, in realtà, per cui iniziare a fumare a 50-55 anni ci può anche stare visto che gli effetti rimbecillitori gravi inizieranno attorno ai 70 anni quando la vita lavorativa è terminata. Ma se gli utenti hanno 20 o 30 anni significa che i gravi e permanenti effetti neuronicidi arriveranno attorno ai 40-50 anni. Ossia un po’ prestino. Concludendo: liberismo non significa fare quel cazzo che ti pare, dato che in una società, le azioni di ciascuno generano conseguenze ache sugli altri (che in questo caso ti devono mantenere)

    • Generano conseguenze ipotetiche!!! Aldilà del fatto che ciascuno è proprietario di sé stesso, se genera conseguenza negative l’uso della marijuana (o droga), chi ne fa uso basta che paghi in proprio per quelle conseguenze. Provi a leggere il libro ” L’economia della proibizione” di Mark Thornton.

    • È vero le canne fanno male, usi medici a parte, anche il fumo, l’alcool, cibi troppo grassi, dormire poco, non fare movimento e un milione di altre cose. Ma lo stato e la legge non devono imporre stili di vita sani. La cosa che fa più male poi è pagare le tasse e mantenere glli apparati necessari a farli rispettare per come la vedo io.

    • Andy. Due aspetti: da una parte lo stato potrebbe vietare lo sci perché le persone si rompono le gambe, vietare MC Donald’s perché si muore di troppi grassi, il caffè, il fumo e via dicendo. Poi dopo un po’ potrebbe obbligarci a vivere attaccati ad una macchina diagnostica che chiami un’ambulanza il prima possibile se accade qualcosa, e via dicendo. Non mi sembra un bel programma.

      Dall’altra il costo: mantenere tutti quei detenuti costa molto di più di quanto costerebbe mantenere quelli che si fanno troppe canne, con una significativa differenza: il costo di chi è in galera viene pagato da tutti, mentre il costo sanitario di chi è fuori viene pagato (spesso) solo da lui.

  2. E’ vero ! Stampa e sondaggisti USA hanno sbagliato ( in buona e in male fede), tuttavia i media italiani , nei confronti delle elezioni USA hanno fatto errori in PESSIMA fede.
    Basta vedere come hanno tentato di rabberciarli aggiungendo alla malafede una assoluta , ed ancora una volta confermata, incapacità culturale.

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