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I parlamentari sono in prima fila tra i consumatori di tasse

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boldrini cameradi MATTEO CORSINI

“L’ufficio di presidenza ha sempre regolato la materia dei vitalizi e quindi ha titolo per parlarne. Ma la natura del vitalizio è cambiata: noi paghiamo i contributi al fondo di previdenza della Camera. Per i contributi che pago spero che quando avrò l’età come tutti gli altri cittadini avrò il diritto di ricevere un trattamento pensionistico”. Questo ha dichiarato Laura Boldrini, presidente della Camera, intervenendo al programma Agorà su Rai3. Non dubito che in passato la gestione dei vitalizi dei parlamentari fosse ancora più scandalosa di oggi, ma per quanto la “presidenta” si sforzi di fare analogia tra i parlamentari e i cittadini che versano contributi per la (sempre più ipotetica e distante nel tempo) pensione, i conti non tornano.

Comunque la si metta, tutto ciò che viene dedotto dagli emolumenti lordi di un parlamentare a titolo di tasse o contributi non è altro che una partita di giro contabile. Tutto è sempre frutto delle tasse pagate da cittadini e imprese private, sia per quanto riguarda gli emolumenti attuali, sia con riferimento ai futuri assegni, li si voglia chiamare vitalizi a in altra maniera.

La distinzione, come mise in evidenza John Calhoun, è tra pagatori e consumatori di tasse. E i parlamentari sono in prima fila tra i consumatori di tasse. Potrà cambiare ogni tanto la forma, potranno forse essere un po’ ridotti gli importi, ma la sostanza è la stessa.

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1 COMMENT

  1. Avranno una pensione ricchissima.
    Per aver prodotto solo lacci, intralci per i produttori , dai quali pretendono anche rispetto.
    Io li pagherei a sprangate.

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