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Via dell’eurogruppo agli 86 miliardi per tenere a galla la grecia

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grecia-fuori-dall-eurodi REDAZIONE

L’Eurogruppo ha approvato l’accordo sul debito greco. Il piano di salvataggio consiste in un un prestito alla Grecia di 86 miliardi di euro in tre anni, di cui 25 saranno per la ricapitalizzazione delle banche. In cambio la Grecia dovrà attuare le privatizzazioni, riformare le pensioni, ottenere i seguenti dati nell’avanzo primario: -0,25% nel 2015, 0,5% nel 2016, 1,75% nel 2017, 3,5% nel 2018. (I contenuti dell’accordo)

“Abbiamo elogiato il Governo greco per la collaborazione con le istituzioni. Questo è stato molto utile. Si tratta di un pacchetto di riforme ambizioso, che consentira’ alla Grecia una crescita sostenibile, un miglioramento della competitivita’ e la salvaguardia dei conti”. Lo afferma il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, sull’accordo per il salvataggio della Grecia. “Il programma di privatizzazioni rafforzato – prosegue Dijsselbloem – fa parte del pacchetto.” “Accogliamo l’intenzione del comitato del Fmi per sostenere la Grecia: lo faranno ad autunno. Il coinvolgimento del Fmi e’ fondamentale e indispensabile per l’Eurogruppo”. Ha spiegato il Presidente dell’Eurogruppo al termine della riunione.”Accogliamo la valutazione positiva dello staff del Fmi -ha aggiunto – sulla condizionalita’ delle politiche”. (Juncker, la Grecia rimarrà irreversibilmente nell’euro). “L’accordo di oggi supera l’incertezza che ha pesato per troppo tempo sul Paese e sull’Eurozona. Con piena responsabilita’, impegno e attuazione, questo accordo creera’ nuovi posti di lavoro e fara’ riprendere la crescita economica”. E’ il commento del vice presidente della Commissione europea e responsabile per l’Euro Valdis Dombrovskis. “Siamo pronti a sostenere la Grecia con tutti i nostri strumenti – ha aggiunto – dall’assistenza tecnica al sostegno finanzario”.

L’accordo raggiunto dai ministri delle Finanze europei sugli aiuti ad Atene “e’ un risultato per la Grecia che ha fatto gli sforzi attesi”. Questo il commento del presidente francese Francois Hollande, secondo cui l’accordo rappresenta “una prova che l’Europa e’ capace di avanzare sulla base dei principi di solidarieta’ e responsabilita’”.

Ognuno ha fatto la propria parte e la Grecia potra’ riprendere a crescere. E’ il commento del ministro del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.  “L’accordo raggiunto questa sera mette la Grecia in condizione di rilanciare la crescita e quindi l’occupazione – sostiene Padoan – Non c’e’ solo stabilita’ finanziaria ma anche le riforme che modernizzano il Paese e gli aiuti per mettere le banche in condizione di finanziare l’economia. Ognuno ha fatto la propria parte – conclude – e il governo Tsipras e’ riuscito a far approvare un pacchetto veramente importante di riforme, cancellando alcune misure controproducenti prese all’inizio”.

Anche il direttore generale del Fmi Christine Lagarde considera positivo l’accordo sul programma di aiuti alla Grecia ma ripete che l’indebitamento del Paese “non e’ sostenibile”. In un comunicato, Lagarde si felicita per il “passo molto importante” compiuto con l’accordo, ma sostiene che non basta per la sostenibilita’ dell’indebitamento. Dopo una lunga maratona notturna, è arrivato il via libera anche del Parlamento greco sull’accordo con i creditori sul terzo piano di salvataggio.Il pacchetto e’ stato approvato a maggioranza. Il primo ministro, Alexis Tsipras, aveva chiesto alle Camere di votare il piano per assicurare la sopravvivenza del paese. L’accordo sul piano di salvataggio è stato approvato con 222 voti favorevoli, 64 contrari e 11 astenuti. Il governo Tsipras ha dunque ottenuto i voti dell’opposizione, mentre circa 40 parlamentari di Syriza, incluso l’ex ministro Yanis Varoufakis, hanno votato contro. Ora l’intesa passera’ al vaglio dell’Eurogruppo a Bruxelles. Atene ha bisogno di sbloccare gli aiuti internazionali prima del 20 agosto, quando scade il prestito ponte da 3,4 miliardi di euro della Bce. Il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble si dice “fiducioso sull’intesa” per il salvataggio della Grecia, ma aggiunge che, senza un accordo all’Eurogruppo, “servira’ un prestito ponte”. Inoltre per Schaeuble “e’ essenziale” un chiaro impegno del Fmi sugli aiuti alla Grecia.

Servirà a qualcosa questa ennesima iniezione di liquidità ad uno Stato tecnicamente fallito? Sono molti gli addetti ai lavori che ne dubitano.

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