di GUGLIELMO PIOMBINI
Il mercato produce felicità, lo Stato genera angosce
Nel 1994 il giornalista francese Guy Sorman chiese a Milton Friedman se esisteva una relazione tra il capitalismo, il progresso e la felicità umana. Io e mia moglie Rose – rispose l’economista americano – veniamo da un mondo in cui non esistevano il telefono e l’automobile, gli antibiotici erano sconosciuti, la medicina era balbuziente, il frigorifero e la lavatrice erano allo stato di prototipi, il computer era impensabile. Tutte queste conquiste della modernità, che hanno oggettivamente migliorato le nostre esistenze, a cominciare da quelle più modeste, sono l’opera di imprenditori capitalisti. Solo il capitalismo è all’origine della creazione di questi oggetti e della loro diffusione popolare. È stato il capitalismo a generare una vita più piacevole, delle condizioni di lavoro più accettabili, dei trasporti più confortevoli, un ambiente meno inquinato. Anche nel prossimo secolo il c
Molto interessante.
Il leviatano di dimensioni planetarie sembrerebbe proprio quello che oggi cerca di affermarsi.
Speriamo sia possibile fermarlo.