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Il fisco italiano ha nel mirino gli “esportatori fantasma”

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di FRANCO CAGLIANI Ormai, quelli della "Caccia all'evasore" vedono fantasmi ovunque e non sopportano che qualcuno possa eludere il il gravame del fisco italiano. Ora, nel mirino fiscale sono finiti 60 mila esportatori "fantasma" e sarebbe iniziato il conto alla rovescia per chiudere eventuali fori nella rete dei controllo del fisco è partito. Titolano i media: "E' caccia agli esportatori fantasma". L'Agenzia delle Entrate, sta per inviare 60mila lettere ad altrettanti soggetti che, pur essendo iscritti nell'archivio delle partite Iva che hanno scambi con l'estero (Vies), non risultano aver effettuato operazioni oltre confine nell'ultimo anno. E se non hanno esportato allora sono evasori! Si apre così un nuovo filone di controllo in uno dei settori da sempre ritenuto più complicato nella lotta all'evasione. Un'anomalia sulla quale l'AdE ha scelto di indagare, costringendo ad un confronto aperto il contribuente. E non osiamo pensare cosa possa significare "confronto ape
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