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Il peccato originale che ha generato l’italia repubblicana

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di ENZO TRENTIN Malgrado il voto referendario a maggioranza la richiedesse, l'autonomia è di là da venire. Tanto il referendum era consultivo. Se e quando verrà si sa già che sarà insoddisfacente. Figuriamoci parlare d'indipendenza; retropensiero di molti autonomisti. Le elezioni regionali del 2020, del resto, hanno fatto piazza pulita d'ogni formazione che si dichiarasse, anche timidamente, indipendentista. Intanto la politica politicante che vede come il fumo negli occhi l'autonomia, il federalismo e l'indipendenza di alcuni territori sta svendendo "a spizzichi e bocconi" il territorio italiano. Infatti, facciamo finta di non aver preso il considerazione il trattato di Osimo, firmato il 10 novembre 1975, che sancì lo stato di fatto di separazione territoriale venutosi a creare nel Territorio Libero di Trieste a seguito del Memorandum di Londra (1954), rendendo definitive le frontiere fra l'Italia e l'allora Jugoslavia. Prima di fare qualche accenno sulla storia contemp
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2 COMMENTS

  1. Il denaro è il potere della corruzione politica, Il denaro/debito era presente nel 81,però a quel tempo il debito dello Stato era la ricchezza dei cittadini. E’ possibile il ritorno a quella condizione? Tra la moneta statale e le autonomie regionali, quale è la più importante. Tra i paradigmi da cambiare dove si deve spingere di più perchè si debba cambiare la convenzione? In democrazia si deve ottenere la maggioranza per avere la legge dalla parte del buon senso sociale.

  2. interessante escursus degli ultimi ottant’anni che chiude con un amaro scetticismo rispetto a tutti i tentati veri o presunti di recuperare la possibilità di diventare artefici della propria storia, che è quello che i Veneti scelsero col Plebiscito del 2014 che poi, per mancanza di giuste alleanze europee o extra, per ora è silente, salvo qualche tentativo, ovviamente fallito di alcuni di appropriarsi del successo che ebbe…ma non è certo la sbandierata autonomia la meta finale, benchè anche questa staremo a vedere in che cosa si concretizzerà… Fin che siamo costretti a cantare che siamo schiavi di roma non vedo nulla di nuovo…Per ora sembra che dovremo accontentarci di quello che il protagonista indiscusso riuscirà a farsi mettere nel piatto…ma l’INDIPENDENZA è un’altra cosa e sarà quella la meta, senza dubbio dei Veneti, come una volta interpellati hanno dimostrato di volere, ma di tutti quelli che attraverso le vie più consone alle proprie istanze o alleanze o interessi riusciranno a a raggiungerla…In fondo l’Italia è e rimane un penisola abitata da millenni da popoli meravigliosi e ora repressi e da troppo tempo mortificati o usati per interessi altri…e altrui.

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