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Immigrati e non integrati: costano ai contribuenti 23 miliardi di euro

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di PAOLO SENSINI Secondo un recente studio, i giovani immigrati in Italia di seconda generazione, della fascia 15-34 anni con genitori stranieri sono NEET (Not in Education, Employment or Training), cioè senza occupazione e non coinvolti nel processo formativo: il dato è del 26% con scarse differenze tra nati all'estero e nati in Italia. Insomma, una massa di figli d'immigrati che non frequentano gli istituti scolastici e non lavorano: preferiscono impegnarsi in attività illecite o semplicemente a girovagare per la città senza uno scopo preciso, creando degrado e insicurezza tra la popolazione. Ma, esattamente, quanto ci costano questa massa di nuove "risorse"? Il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, attingendo a dati ISTAT e del ministero dell'Interno, ha analizzato i costi e benefici della presenza della popolazione straniera in Italia. E ha scoperto che i costi superano ampiamente i benefici. E inoltre che i figli degli immigrati, oltre ad essere un enorme c
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1 COMMENT

  1. La clientela ed il consenso elettorale hanno dei costi.
    Questi costi indicati nell’articolo ne sono una piccola parte.
    Sempre a carico di chi si dà da fare per campare decentemente al di fuori dell’ambito pubblico.

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