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Indipendentismo, nel sud dell’Algeria arresti e scontri a fuoco

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di REDAZIONE

La coesione nazionale è innegabilmente un tallone d’Achille dell’Algeria di oggi. Di fronte alle richieste pacifiste di indipendenza in Cabilia, in Oriente, la potenza algerina è nuovamente alle prese con un pericolo secessionista che cresce sempre più nelle vaste wilaya del Sud (Adrar e Hoggar). Nelle ultime settimane scontri mortali tra i ribelli tuareg e l’esercito algerino hanno scosso la regione di Tamanrasset.

Nonostante l’omertà tesa a nascondere queste violenze nel sud del Paese, la giunta è stata costretta a uscire dal silenzio, pur mantenendo su queste vicende un massetto di piombo. Così si susseguono a ritmo serrato i comunicati stampa del ministero della Difesa algerino. Nel giro di sole 48 ore, due comunicati stampa hanno presentato il “bilancio” di alcune operazioni militari, avvenute principalmente a Tamanrasset, regione amazighophone nell’estremo sud dell’Algeria, divenuta nelle ultime settimane focolaio di alta tensione e teatro di scaramucce tra soldati algerini e separatisti tuareg.

Lunedì 12 giugno un comunicato stampa dell’esercito algerino annuncia l’arresto di un separatista a Tamanrasset, presentato come “terrorista“. Mercoledì 14 giugno la situazione si infittisce al punto da provocare un nuovo comunicato stampa dell’esercito algerino. Un nuovo comunicato questa volta riporta l’arresto di oltre 200 persone nel solo triangolo di Tamanrasset, Bordj Badji Mokhtar e In Guezzam.

Tutte queste persone arrestate sono state presentate sotto varie e false qualificazioni. Si tratterebbe a volte di briganti, a volte di elementi di appoggio a gruppi terroristici, a volte di cercatori d’oro clandestini. Così, secondo il Ministero della Difesa algerino, “18 elementi a sostegno di gruppi terroristici sono stati arrestati a Tamanrasset e Bordj Badji Mokhtar, dove sono state sequestrate anche armi” (mitragliatrici di ogni tipo e granate).

Allo stesso modo, un presunto “brigante” Tuareg è stato arrestato in possesso di un fucile mitragliatore tipo Kalashnikov e altre munizioni. In decifrato, può essere solo ribelli separatisti armati, e non ladri o terroristi, come affermato.

L’esercito algerino aggiunge di aver arrestato anche Bordj Badji Mokhtar e in Guezzam ”182 persone, nonché sequestrati 28 veicoli, 39 generatori, 31 martelli pneumatici, 1 metal detector, 95 quintali di una miscela di oro grezzo e pietre, oltre a quantità di esplosivi, strumenti di detonazione e attrezzature utilizzate in operazioni illecite di ricerca dell’oro“.

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