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Insistono per vietare il contante e abolire il diritto di proprietà

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limite contantedi MATTEO CORSINI

“È evidente come non ci siano alternative a una inclusione nel nuovo programma di voluntary disclosure di una previsione per la regolarizzazione del contante accompagnata poi da una stretta sull’uso dello stesso”. Non è la prima volta che Stefano Simontacchi si fa sostenitore della lotta al contante. In questa occasione auspica che nella eventuale nuova versione della voluntary diclosure (una procedura di regolarizzazione fiscale che serve allo Stato per raschiare il fondo del barile) sia inserita una disciplina che limiti le sanzioni penali legate ai reati di riciclaggio e autoriciclaggio, allo scopo di incentivare la regolarizzazione. Al tempo stesso dovrebbe esserci un giro di vite sull’utilizzo del contante.

Il governo prenderebbe i classici due piccioni con una fava: da un lato aumenterebbe il gettito fiscale presente, dall’altro quello futuro. “Un regime come quello proposto non deve servire solo a risolvere problemi di gettito contingenti, bensì deve rappresentare l’innesco di un circolo virtuoso che migliori strutturalmente le condizioni dell’economia. Ciò è possibile solo se la voluntary sul contante viene inserita in un contesto di riforme strutturali tese a ridurre (se non eliminare) l’uso del contante”.

Che le condizioni dell’economia migliorino strutturalmente riducendo (se non eliminando) l’uso del contante è discutibile (per Simontacchi il limite massimo dovrebbe essere 100 euro). Nulla vieta di usare sistemi di pagamento elettronici, e identificare ogni utilizzo del contante con un’attività criminale è fuorviante.

A costo di ripetere cose già scritte più volte, l’abolizione del contante segnerebbe lo svuotamento definitivo del diritto di proprietà sul denaro depositato in banca (non ci sarebbe da stupirsi se lo Stato rendesse illegali altre monete originate/sviluppate in risposta all’abolizione del contante). Altro che innesco di un circolo virtuoso.

LEGGI IL LIBRO ELOGIO DEL CONTANTE

ELOGIO

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7 COMMENTS

  1. Solo in fallitaglia la ggente è così beota che non c’è nessuna coda per riscattare depositi presso banche tipo la comunistissima MPS e affini. Pagheranno amaramente… Altro che Atlante, assicurazione depositi e panzanate varie.

  2. I soldi depositati sul conto corrente non sono già ora legalmente vostri. Sono di PROPRIETA’ della banca.
    Come possono togliermi quel che già non è mio. Il legittimo proprietario -la banca – sarà d’accordo?.
    Art. 1834 codice civile.

    Ora se pensi di avere dei soldi in banca devi renderti conto di essere solo un creditore di un sistema fallito.
    E’ gia’ troppo tardi basta un coglione politico che voglia piantare il chiodo ed il gioco è fatto.
    Quando la gente capirà sarà sempre troppo tardi, ma pare sia giusto così …purtroppo …a questo punto.

    Nextein for president!

  3. Abolizione del contante : cambio tutta la valuta in Dollari, li invio fuori dalla UE su un conto dal quale inizio ad operare anche in contanti, se voglio.
    Coda agli sportelli per prelevare euro e cambiarli in altra valuta.
    Crisi di fiducia.
    Bancarotte bancarie a catena.

  4. Dubito che lo Stato aumenterebbe il gettito fiscale, questa è una pia illusione di qualcuno. Più di tanto non si può spremere, come insegna la realtà di questi anni fatta di economia declinante, fallimenti e disoccupazione, ogni centesimo che va allo Stato italiano è un centesimo sprecato e un centesimo in meno per consumi interni ed investimenti.
    C’è il terribile sospetto che l’economia italiana vada ancora avanti benché arrancando solo grazie ai consumi di chi riesce a fare un po’ di nero, eliminato il sommerso, sarebbe il tracollo nel giro di poche settimane, siamo sul lato declinante della curva di Laffer.

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