di MATTEO CORSINI
Dalle sempre puntuali cronache di Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore si apprende che Ita Airways, l'ennesima reincarnazione di Alitalia, ha battuto cassa chiedendo fondi pubblici per la formazione dei piloti. La richiesta è stata avanzata a Inps e ministero del Lavoro a fine 2021. Nella lettera, firmata dal presidente Alfredo Altavilla, Ita sostiene che per continuar ead assorbire piloti dalla vecchia Alitalia si rende necessario aggiornarne la formazione.
Che i piloti debbano essere adeguatamente formati e addestrati non lo mette in dubbio nessuno, dato che la loro inadeguatezza potrebbe determinare stragi. Che debba essere a carico dei pagatori di tasse è però più che dubbio. Pare, tra l'altro, che le scelte fin qui adottate da Ita nella selezione dei piloti abbia contribuito a generare questo maggior bisogno di formazione.
Come scrive Dragoni, "Ita sta incrementando le assunzioni dalla cigs Alitalia soprattutto di piloti sindacalisti o «raccomandati» dai