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La grande guerra, arriva lo stato totale e il suicidio di una civiltà

Da leggere

di GUGLIELMO PIOMBINI Mi fa molto piacere presentare questo libro di don Beniamino Di Martino, La Grande Guerra 1914-1918. Stato onnipotente e catastrofe della civiltà (Monolateral, 2018, € 18,00) non solo per il rapporto di stima e di amicizia che mi lega con l’autore, ma anche perché considero questo studio, al pari del suo precedente sulla Rivoluzione francese, un grande esempio di indagine storiografica. Non si tratta quindi di un libro di storia che racconta dei fatti, ma un libro di storiografia che offre un’interpretazione degli avvenimenti. La lettura di questo libro mi ha particolarmente appassionato perché propone una spiegazione delle cause profonde della prima guerra mondiale solidamente argomentata e più convincente di quelle solitamente presenti in altre opere su questo evento fondamentale della storia contemporanea. Infatti, mentre le origini della seconda guerra mondiale sono facilmente comprensibili, dato che fu una prosecuzione della prima, la prima gu
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12 COMMENTS

  1. Grande articolo Antonino!

    Partiamo sempre dal presupposto che sono gli stati a far le guerre, e non i privati.
    Tra privati può esserci al massimo qualche conflitto che comunque riguarda SOLO i diretti interessati.

    La guerra è un conflitto cui viene applicato L’OBBLIGO di partecipre ai privati. Immaginate quale enorme devastazione materiale e morale può produrre.

  2. Eccellente presentazione al libro di don Beniamino de Martino.
    Credo che tutti i presenti sabato a Forlì da allora stiano riflettendo sulla immane catastrofe insesata della guerra mondiale e sulle sue cause. E su quello che è venuto in conseguenza della guerra.

    Mi è venuto in mente un post dell’autore libertario Bionic Mosquito di due anni fa che avevo tradotto: è un po’ criptico, però offre una insolita interpretazione filosofica della guerra 14-18:
    “E i morenti esultano” http://www.mariamissiroli.it/index.php/81-appunti/libertarismo/506-la-legge-libertaria-nel-medio-evo

    Anche Mises osservava sconcertato la frenesia e l’entusiasmo per la guerra imminente (vedi il capitolo della biografia di Mises che vi è dedicato: https://mises.org/library/mises-wartime).

      • Il capitolo della biografia di Mises sulla Grande Guerra è lungo ma eccezionale. Riguardando, il sentimento nazionalistico che portò alla guerra è accennato nelle prime frasi. Persino Mises, che sapeva quano la guerra sarebbe stata terribile e ispirata da idolatria per lo stato, considerava suo dovere combatterla.

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