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La “life” presenta un esposto contro l’agenzia delle entrate

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Luciano Dissegna, ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate ha nel sangue il cromosoma LIFE che già quando era Direttore di Agenzia Territoriale prevaleva e condizionava l’interpretazione delle norme a favore del contribuente. Un eretico in Agenzia delle Entrate esposto, per questo, alle ritorsioni della dottrina ufficiale.

Ora, da pensionato, continua nella sua sana eresia a difesa di chi, lavorando, mantiene il Paese Italia e viene  sottoposto a vessazioni e sfruttamento per poter essere ancor più “munto”  e divenire, nel contempo, sempre più “mansueto”.

Luciano ha invitato LIFE a sorvegliare l’iter dell’Esposto che lui ha inviato a Governo, Corte dei Conti, Autorità Nazionale Anticorruzione dello Stato italiano, nel quale sinteticamente espone:

– L’Agenzia delle Entrate agisce nella piena consapevolezza che gran parte delle cifre accertate sono false;

– Solo 7/8 mld di euro vengono incassati su un accertato di 50 mld (ma per il sindacato Dirpubblica sarebbero molto di meno);

– Non esiste la capacità contributiva non dichiarata (il sommerso);

– ¾ di quanto incassato dall’Agenzia delle Entrate è dovuto a pagamenti “spontanei” dei contribuenti;

– L’Agenzia delle Entrate svolge attività estorsiva;

– Il 90% degli accertamenti è a carico di piccole e medie imprese e dei loro famigliari;

– Non vengono eseguiti accertamenti a carico di professionisti ed imprese che gestiscono gli appalti milionari;

– Troppi accertamenti sono infondati;

– La discrezionalità appannaggio di funzionari e giudici è fonte di corruzione;

– Trasferimento di immani risorse dall’economia reale a quella virtuale, improduttiva, dei contraddittori con conseguente depauperamento della prima;

– Obiettivi monetari e violazione sistematica del “Codice di comportamento” sono causa di morte o di fuga delle piccole e medie imprese.

Daniele Quaglia

Per approfondire vedi l’Esposto depositato: Luglio 2015 – esposto contro agenzia entrate

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3 COMMENTS

  1. Se e’ vero che UN RE NON SI FARA’ MAI UNA LEGGE CONTRO, e anche tanto vero che l’italia non ne ha di contro a se stessa, a lei. Pero’ contro il cittadino si e tante, tutte, che e’ il RE, il SOVRANO. Campa cavallo…
    Quindi..??
    Dove sono i giuristi, i costirtuzionalisti ed ecc. ecc. ecc. compresi i superpagati..??
    Fin che non ci libereremo dalla BANDA DEI QUATTRO possiamo manifestare, fare i gredini e duddo guando, dice Ad Kul Nostrum in RPL, che non cambiera’ NULLA. E infatti AKN ce lo ripete sempre in RPL: perche’ non vi rassegnate. …non serve a NULLA…
    Beh, ormai io sono destinato a fare il RIPETENTE e fino alla morte ma penso anche dopo..!
    Auguri

  2. Mi ricordo di aver visto tempo fa una statistica per la quale solo l’8% dell’evasione proviene da piccole/medie imprese, professionisti e ditte individuali. Il grosso viene fatto dalle grandi industrie, banche, assicurazioni, delinquenza organizzata e non. La delinquenza non la vanno a toccare, banche ed assicurazioni sono sempre pronte ad avere loro uomini nel governo, le grosse industrie finanziano i partiti con il risultato che non vengono mai toccate (esiste una lista in Equitalia di soggetti a cui non inviare cartelle).
    Alla fine la lotta all’evasione viene fatta esclusivamente verso quell’8% che non può permettersi la fiduciaria in Lussemburgo, la holding in Irlanda, la Società anonima in Svizzera.
    Da anni per far quadrare i conti, lo Stato italiano mette fantomatiche cifre di lotta all’evasione a bilancio. Le Agenzie delle Entrate hanno dei budget da raggiungere, manco fossero dei venditori porta a porta. Così gli ispettori del fisco si concentrano su chi ha maggiori probabilità di essere colto in fallo, fosse solo per l’interpretazione della norma.
    Il tutto poi diventa un suk arabo (ma dagli italiani non ci si può aspettare niente di diverso….), con accertamenti con cifre iperboliche, poi allo sventurato contribuente si offre di pagare solo il 20% della somma accertata purché non faccia ricorso, l’Agenzia incassa, il contribuente si evita un iter pericoloso con tre gradi di giudizio e dall’esito incerto.
    Addirittura si era inventato l’istituto della mediazione obbligatoria in cui il mediatore era il collega di piano dell’agente accertatore…..follie italiche. O pensiamo agli Studi di settore che dove esistono servono per il concordato preventivo, ci si accorda su quante tasse pagare ed il fisco non rompe le scatole per i tre/cinque anni successivi, da noi venivano usati come bancomat per incassare di più, addirittura Visco fece cambiare l’algoritmo in modo da far pagare quasi tutti i soggetti agli Studi, sempre per far cassa.
    Sappiamo che è inutile sperare in un cambiamento, il mostro italico è sempre affamato di soldi padani e la spesa pubblica non è diminuita (anzi è aumentata) di 1 centesimo in questi anni, l’unica speranza è l’indipendenza e l’adozione delle regole fiscali svizzere, collaudate, esistenti ed efficaci il che vuol dire uscire anche dalla dannosa Unione Europea.

  3. un plauso a Quaglia, indomito difensore dei diritti di chi lavora per vivere e oggi per sopravvivere ai soprusi e alla strafottenza di un organismo creato da uno stato piovra vorace e stupida, che stritola e annienta le persone e le aziende che si dibattono in una morsa impari … vergogna agli estorsori di stato… dovrebbero essere i primi a ribellarsi se fossero uomini!

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