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La lega di salvini? il difficile cammino verso il fronte nazionale

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di FABRIZIO DAL COL

salvini_lepen_415368877Da tempo ormai, in casa leghista, si pensa ad allargare gli orizzonti. Infatti, Matteo Salvini, segretario federale della Lega, da un pezzo gira l’Italia in lungo e in largo, e gli è pure venuta la ‘fregola’ di presentare la Lega Nord in tutte le elezioni comunali, e non solo, del sud Italia. Insomma, sembra  che il Padano senza se e senza ma, si sia convertito in un ‘Novello Garibaldi ’ al rovescio : partire dal Nord e unificare la Lega in tutta Italia, e farla diventare così un partito nazionale, o meglio una sorta di ‘Fronte Nazionale leghista’.

Non me ne voglia il segretario, ma pensare di creare un nuovo progetto politico facendo le medesime scelte politiche di Marie Le Pen è a dir poco  assurdo. Marie Le Pen, per prendere voti anche a sinistra, si è tolta di mezzo l’etichetta del neofascismo per ricostruire la nuova destra, mentre Salvini, se intende continuare a cavalcare i ‘No Euro’ e l’immigrazione, per fare della Lega Nord un nuovo ‘Front Nazional’ in Italia, dovrà per forza sconfessare interamente la sua storia.

Francamente, non credo che sia possibile realizzare una tale trasformazione, ma portare il Carroccio a rinnegare le sue origini, per ricostruire il solito classico partito italiano, dove il ‘farfugliare’ si sostituisce alla parola ‘fare’, non è più una scelta politica. In sostanza, diverrebbe quella scelta temporanea, necessaria a tirare a campare in attesa che l’euro compia l’opera di autodistruzione, e l’immigrazione finisca per cause di forza maggiore.

Il lato positivo: Salvini ha la possibilità  di ricostituire la vera destra italiana, e ha già fatto sapere di volersi accreditare come candidato alla Leadership del centro destra, ed ecco che allora si spiegherebbe il perché del voler approfittare della situazione.

Messa così, potremo allora dire: da un lato, subito una connotazione di destra nazionale alla sua ex Lega, per rifondarla poi ( insieme ad altre formazioni politiche ) in un partito di destra più grande. Nascerebbe così  la nuova vera destra  italiana, il cui nome nuovo potrebbe anche mantenere qualcosa della dicitura della ex Lega: il  ‘ Fronte Nazionale Italiano ‘ o magari  ‘ Fronte Nazionale Leghista ‘.

Il lato negativo: dopo la cura del premier Renzi, sarà molto difficile che gli elettori possano ancora innamorarsi della politica, anzi, lo scenario difficilmente potrà essere quello in cui confida Salvini. Infatti, prima della fine dell’anno sarà inevitabile una nuova correzione dei conti, e calcolando le minori entrate ancora in aumento a causa delle sistematiche chiusure delle attività, a riaprire i portafogli  saranno ancora i soliti contribuenti. Quindi, prima ancora  che Salvini riesca nella sua impresa, l’Italia potrebbe veder nascere un nuovo bipolarismo ideologico, e anche vedere nuovamente crescere lo scontro destra e sinistra.

Insomma, siamo ai medesimi concetti della vecchia politica, fortunatamente però, oggi i cittadini percepiscono tutt’altro, e la crisi economica, se da un lato li ha portati all’asfissia, dall’altro  ha almeno  permesso loro di capire che il partito che realizza e ottempera ai bisogni dei cittadini, con questo sistema di potere, è scontato che non potrà mai nascere.

 

 

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