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Monetizzazione: tra ignoranza e malafede

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di MATTEO CORSINI

La confusione regna sovrana (qualcosa di sovrano i sovranisti lo stanno ottenendo). Da settimane, nelle stesse ore diversi esponenti di governo e maggioranza dicono cose spesso contraddittorie sugli stessi argomenti, e di fronte al saliscendi dello spread (piĆ¹ sali che scendi, finora), si limitano a dire che, una volta spiegata la manovra, gli operatori di mercato e le istituzioni europee capiranno.

Ovviamente cā€™ĆØ anche chi crede che la soluzione alla salita dello spread sia nel sostegno al debito pubblico da parte della BCE, senza se e senza ma. Ne ĆØ convinto Paolo Savona, per esempio: ā€œTra i compiti della Banca centrale europea cā€™ĆØ quello della stabilitĆ  finanziaria, quindi quello di abbattere lo spreadā€. Credo che Savona, che rimpiange i tempi pre-divorzio tra Tesoro e Banca dā€™Italia avvenuto nel 1981, non sia molto informato su ciĆ² che la BCE puĆ² e non puĆ² fare. Oppure mente clamorosamente.

GiĆ  il quantitative easing ha distorto massicciamente i tassi di interesse di mercato e i premi per il rischio di credito, a beneficio anche dellā€™Italia, ancorchĆ© sia stato giustificato dalla BCE con la necessitĆ  di riportare la crescita dei prezzi al consumo attorno al 2% annuo.

La conseguenza ĆØ stata, rimanendo allā€™Italia, un abbassamento di circa 20 miliardi annui nella spesa per interessi (che questo governo sembra stia facendo di tutto per far risalire), che Renzi e soci hanno ben pensato di spendere in altro modo, cosicchĆ© vanificando il possibile miglioramento dello scassato bilancio della Repubblica.

Adesso che il QE volge al termine, se uno Stato vuole che la BCE compri suo debito senza limiti deve fare richiesta di intervento al fondo salva stati ESM, sottoponendosi a un programma in stile greco. Cosa che, ovviamente, nessun sovranista accetta, perchƩ il principio deve essere che lo Stato spende quanto ritiene necessario, e la banca centrale deve colmare le eventuali perplessitƠ degli investitori privati.

Pare che oltre 6 votanti su 10 credano a queste cose e le condividano. A mio parere personale, gran parte di quei 6 semplicemente ingnora completamente la materia, una piccola parte crede in buona fede che la soluzione consista nel far sƬ che non vi sia mai “carenza” di moneta per finanziare la spesa pubblica, e un’altra piccola parte sa che ciĆ² ĆØ dannoso, ma trova conveniente far credere agli altri che non lo sia. Sospetto che i consiglieri di Salvini e Di Maio appartengano all’ultima categoria.

Temo anche che lā€™impatto con la realtĆ  sarĆ  doloroso, purtroppo anche per chi non ĆØ tra quei 6.

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