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No alla nuova lega-anza nazionale e nazionalista

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La nuova Lega italianista si è presentata a Pontida, cambiando persino colore, dal verde al blu, come un organismo camaleontico. E’ diventata un partito nazionale e nazionalista. Il mutamento non ci ha colto di sorpresa ma riteniamo necessario denunciarlo con maggior forza, prenderne esplicitamente le distanze, spiegarne le possibili e preoccupanti conseguenze politiche.

Nessun partito nazionale e nazionalista, centralista e liderista, potrà mai mantenere la promessa di realizzare una Italia federale o una Europa confederale, aspirazioni che peraltro la Lega ha sempre tradito per gran parte della sua storia. I mezzi, nella complessità della politica contemporanea, devono essere coerenti con i fini. Provando a dirlo in parole più semplici: un albero che cresce dritto verso il cielo non si distende in pergolati.
L’Italia, con le sue decine di territori e culture, è semplicemente troppo grande per essere governata da un solo capo. Il centralismo non ha mai funzionato e non funzionerà nemmeno con il nuovo leader.

Salvini non si perita a presentarsi come “capitano, ministro e papà” di tutti gli “Italiani”. Addirittura! Grazie no. Ciascuno di noi ha già il suo babbo e magari è già babbo. Ciascuno di noi è in grado di sbagliare da sé, senza bisogno che qualcun altro disponga di noi da lontano e da altrove.

Proponendo l’ennesima stagione di centralismo e nazionalismo, Salvini tradisce le aspirazioni all’autogoverno e tanti dei suoi stessi militanti storici, i quali, infatti, hanno già fatto altre scelte o saranno presto costretti a farlo.

Condanniamo con forza, inoltre, l’avvelenamento dei media e delle reti sociali, da parte di questa Lega. Con la sua propaganda sicuritaria e bigotta, irridente delle persone diverse, dei rifugiati, degli emarginati, dei nuovi toscani immigrati, essa minaccia direttamente i valori civili e spirituali di tutti noi toscani. Resisteremo, con nonviolenza e con intelligenza, a questa deriva. Prendiamo atto che a Pontida è stata evocata persino la Grande guerra come sacrificio patriottico invece che per quello che fu realmente: la “inutile strage”. Noi discendenti dei 40.000 toscani che sono stati falciati nel terribile conflitto del 15-18 e di tutti coloro che hanno sofferto per quello che è venuto dopo, rifiutiamo questa infame e bugiarda retorica.

La domanda di frenare il centralismo europeista, tecnocratico ed elitista dei seguaci di Macron è giusta, ma il sovranismo italiano di Salvini è la risposta sbagliata.

Insieme a tutti i localisti, autonomisti, indipendentisti e anti-colonialisti d’Europa, ci mettiamo di traverso, da subito, anche perché sappiamo che presto, magari prima che sia evidente il fallimento di questa nuova ubriacatura centralista, Salvini proporrà anche lui, come gli altri leader centralisti che lo hanno preceduto, una svolta presidenzialista. Già oggi uno schieramento trasversale, che spazia dal prof. Giovanni Guzzetta a Giorgia Meloni, gli sta preparando il terreno.

Il presidenzialismo sarebbe un attacco sconsiderato alle diversità, alle culture, alle libertà di tutti i territori italiani. Ci opporremo con tutte le nostre forze all’elezione diretta di un capo dell’Italia, così come ci opponiamo alla follia di coloro che vogliono l’elezione di un presidente europeo.

Non lasciamo che la Toscana, l’Italia, l’Europa finiscano costretti a scegliere tra il fumo che si alza dalle braci dei seguaci di Salvini e l’olio bollente che già frigge nella padella dei seguaci di Macron.

CLT è e rimane – oggi più che mai – una forza per l’autogoverno dei territori in Toscana e ovunque, in dialogo con i movimenti e le liste che vogliano l’autogoverno delle loro comunità. Una sfida difficile, ma possibile e necessaria per una vita più a misura d’uomo, per il futuro di Toscana, Italia ed Europa, per ripensare la globalizzazione.

* * *

Per incontri, approfondimenti, adesioni, scriveteci: info@comitatolibertatoscana.eu.

per Comitato Libertà Toscana
il segretario
Marco Di Bari

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3 COMMENTS

  1. Quando in politica uno qualsiasi pretende che 1+1 faccia 2 non ha capito assolutamente nulla. Direi che e’ fuori dal gioco. Pero’ rimane sotto il giogo. Beh, non sa di esserlo.
    Si comprende che allora pochissimi hanno letto la storia e ne hanno tratto vantaggio positivo.
    Partiamo da un fatto che pochissimi conoscono: la rivoluzione (la prima nel suo genere) in Inghilterra vinta da Oliver Cromwell.
    In quel caso e sempre unico si pote’ tornare indietro.
    Stabili’ che cambiare potere si puo’; si puo’ anche e pero’ RITORNARE A COME SI ERA.
    Qui, oggi che sbandierano demokrazia ad ogni battito cardiaco, NON SI PUO’.
    Pero’, ancora loro, gli inglesi, hanno dimostrato al mondo DEMONIOKRATIKO che si puo’ tornare indietro: la brexit docet.
    E quanto TERRORE per dirci che guai farlo.
    Poi condannano i TERRORISTI piu’ diretti perche’ fanno morti: l’EURO e l’UE ne ha fatti parecchi ma, non fu usato il C4 per cui non possono essere condannati.
    Da noi pero’, si. Peccato che non abbiamo FORZA DETERMINANTE e cosi’ loro, i mantenuti ed appartenenti alla BANDA DEI QUATTRO, ci vivono sopra.
    Intellighenzia non ce n’e’, per cui la massa ha gia’ il destino segnato: SOCCOMBERE E BASTA.
    Si potrebbe proseguire ma so che oltre le 15 righe non legge piu’ nessuno dato che il concetto appare da subito le prime.
    Bacio le mani e auguri a tutti.

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