di MATTEO CORSINI
"Non c'è dubbio che la spending review non debba essere un meccanismo di tagli lineari. I tagli sono stati già fatti e la nostra spesa non è tra le più alte, semmai tra le più basse. L'obiettivo è cambiare i meccanismi di spesa e farlo a tutti i livelli". Quello della spending review è certamente uno degli argomenti sui quali ai politici piace fare chiacchiere senza poi concretizzare granché. Padoan, pur teoricamente essendo un ministro tecnico, riesce - nelle parole riportate sopra - a sostenere due cose che si scontrano con i numeri e anche con il buon senso degli italiani. In questo deve aver preso spunto dal presidente del Consiglio, che tutti dicono essere un grande comunicatore (in Italia sono definiti grandi comunicatori coloro che a me sembrano per lo più grandi ciarlatani).
Il ministro sostiene che “i tagli sono stati già fatti”. Fatto sta che la spesa pubblica non è mai diminuita né in valore assoluto, né in rapporto al Pil. Per cui
La soluzione é semplicissima, andate tutti a casa perché non siete capaci di ragionare con la vostra testa e seguite le imposizioni ormai decadute di un Impero inesistente.
Il Governo deve agire in qualità di controllore e non come parte interessata a speculare sul paese attraverso le Industrie di Stato e le partecipazioni in Organizzazioni deficitarie obbligate ad aumentare i prezzi per mantenere la corruzione e gli incapaci in posizione di comando.
La banda dei quattro sta lavorando a pro suo e non a pro nostro.
Basta chiachiere..!
Basta italia..!
italia BASTA..!!
Padoan lo vedo bene nei mercati rionali molisani a vendere uova , con un banchetto tricolore di compensato.