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Péladeau: “ho una missione, fare del quebec una nazione”

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peladeau-quebecdi REDAZIONE

Il magnate dei media Pierre Karl Péladeau dopo aver conquistato la leadership del Parti Québécois dichiara senza mezzi termini che non si darà pace fino a quando il Québec non sarà indipendente. «Voi mi avete dato una missione – fare del Quebec una nazione” ha detto tra gli applausi dopo essere stato eletto segretario generale del partito.

Indipendentemente dalla vittoria o meno il politico non è nuovo a dichiarazioni simili riguardo la secessione del Quebec dal Canada. “Sono stato tra la gente, ho sentito e ascoltato gli uomini e le donne che credono, più che mai, che il Québec deve diventare una nazione” ha detto. “Questo sentimento diffuso, prima o poi si realizzerà.”

Le primarie hanno premiato Péladeau con il 57,6% dei voti, contro il 29,2% per Alexandre Cloutier e il 13,2% per Martine Ouellet.

Tuttavia il progetto di trasformare il Quebec in una nazione dovrà attendere almeno altri tre anni, perché le prossime elezioni si terranno solo nell’autunno del 2018. Nonostante i suoi ripetuti proclami pro-indipendenza, infatti Pierre Karl Péladeau intende aspettare gli esiti delle elezioni del 2018 per decidere o meno la presentazione di un referendum popolare per la secessione.

Infatti in tre anni possono cambiare molte cose, Péladeau si trova ad affrontare un compito difficile sul fronte referendum. I sondaggi di opinione hanno sempre suggerito che la maggioranza dei quebechesi non sono interessati a un terzo referendum, dopo quelli del 1980 e 1995. Péladeau ha infatti riconosciuto che molto lavoro attende il partito per far riemergere ai quebechesi il desiderio di diventare una nazione indipendente. “Vorrei dire alle centinaia, migliaia di quebechesi che hanno lasciato il nostro partito che tutti i progetti di sviluppo del Quebec diverrano realtà dopo l’indipendenza poichè diventeremo completamente padroni del nostro destino.” aggiungendo “Il nostro progetto non è contro qualcuno o qualcosa. Il nostro progetto non è contro i canadesi. E’ per la gente di Quebec. E‘ per tutti i cittadini che credono nella nostra capacità di vivere secondo i nostri interessi, per proteggere la nostra cultura e di prosperare in questo nuovo mondo del 21esimo secolo. Voglio che tutti siano parte di questa grande e legittimo obiettivo.

Anche se un neofita politico – è stato eletto per la prima volta ad aprile 2014 – l’influenza di Péladeau in Quebec è innegabile. In questi tre anni il Parti Québécois e il suo nuovo leader dovranno lavorare duramente per far riemergere al Quebec il sentimento di autodeterminazione dei popoli e riproporre un referendum per sancire la secessione dal Canada.

TRATTO DA QUI

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