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Pensiamo al veneto indipendente, appoggiamo il referendum

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Il Popolo veneto ha avuto per oltre mille anni un suo stato “INDIPENDENTE” , una repubblica “ SERENISSIMA” definita un capolavoro dal punto di vista dell’ organizzazione politica, un faro di civiltà, esempio di buon governo per tutta l’Europa, culla dell’ arte, della cultura e delle tradizioni.

Un popolo , quello veneto, con una società equa, dove la politica era un servizio finalizzato al bene della collettività.

Tutte le leggi erano pensate in modo che nessun individuo singolo o famiglie potenti potessero monopolizzare cariche pubbliche, a differenza di altri stati europei che avevano  i re o imperatori  per diritto divino;  sul quale si accentrava tutto il potere politico, economico, finanziario e sociale che poi passava per diritto ai figli e nipoti.

Per secoli, non ci fu mai una ribellione o una guerra contro le istituzioni venete, anzi ci furono moltissime richieste di annessione di interi territori alla “Serenissima Repubblica Veneta” (oggi alcune province venete invece vogliono annettersi al trentino).

Cos’è rimasto oggi di quel popolo veneto? Poco purtroppo.

Dal plebiscito “truffa” del 21 e 22 ottobre 1866 i veneti hanno perduto la memoria della loro storia.

Sono 150 anni che gli italioti vogliono cancellare la nostra identità, la nostra cultura, la nostra lingua.

Sui testi di scuola, la storia veneta della Repubblica  di San Marco è liquidata in poche righe: Venezia, una delle quattro Repubbliche marinare, con Pisa, Genova e Amalfi.

Nessun cenno ai 120 DOGI, nessuna parola sugli eroi veneti che per secoli difesero non solo la Repubblica di San Marco ma l’intera europa dall’avanzata dell’impero islamico ottomano.

Nessuna parola sulla difesa ad oltranza dell’ indipendenza della Repubblica Serenissima per la quale le continue annessioni di interi territori alla Repubblica hanno suscitato le invidie dei regnanti europei e del papa Giulio II° per il quale si sono coalizzati nella “lega di Cambrai”dichiarando guerra contro Venezia nel 1508 provocando cumuli di macerie, eccidi di massa, morte e peste al popolo veneto.

La resistenza dei veneti al solo grido di “VIVA SAN MARCO!” hanno portato al recupero dei territori perduti dopo 8 anni di guerra.

Nessuna parola sulla determinante vittoria che la flotta veneziana ha avuto nei confronti dei turchi nella battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571 difendendo la cristianità di tutta europa contro i musulmani.

Hanno cercato di nascondere a noi veneti la grandezza del passato, denigrando la nostra identità, trattandoci da egoisti, evasori, razzisti, ignoranti, quando invece il principio di sussidiarietà e volontariato fa parte del nostro dna.

Ora siamo di fronte a un bivio!

Restare  come siamo; sfruttati e usati da uno stato che non ci ama e non ci considera, oppure lottare per tornare LIBERI E INDIPENDENTI?

Vogliamo restare dei “Bauchi” passivi, oppure vogliamo tornare protagonisti del nostro presente e del nostro futuro?

Resta a noi veneti, adesso , la possibilità di decidere attraverso il referendum per l’indipendenza già approvato dal consiglio regionale del veneto ma che dobbiamo tutti noi finanziare.

Dopo il plebiscito truffa del 1866 dove il veneto è stato annesso all’Italia dei Savoia, molti veneti, sono stati costretti ad emigrare nel sud America, e quelli che sono rimasti hanno dovuto subire due guerre mondiali.

Siamo considerati popolo da sfruttare.

Spesso sentiamo dire che la mafia è arrivata anche al nord!

Quando si entra in prefettura, in questura, in qualsiasi ufficio pubblico, si sente parlare quasi tutti con accento meridionale.

Assegnare  una casa pubblica prima ai veneti  è discriminatorio e siamo tacciati da razzisti.

La regione Sicilia ogni anno assume centinaia di persone a tempo indeterminato scaricando i costi sulla collettività, Napoli affonda nella spazzatura e l’ndrangheta gestisce i rifiuti nella terra dei fuochi recando disastro ambientale, la Puglia, oltre alla ricotta ci offre Vendola e le sue pendenze, in Calabria, il bilancio della sanità è da sempre in rosso e scritto a mano!

Il centro Italia in mano alla sinistra che campa in un tranquillo assistenzialismo, dove il sistema delle cooperative rosse corrompono politici per aggiudicarsi appalti pubblici pilotati.

Alcuni politici per vincere le elezioni si sono inventati le “ FONDAZIONI”come serbatoio di finanziamenti che alcuni imprenditori versano per finanziare la campagna elettorale sperando in cambio una volta eletti di essere favoriti nell’ aggiudicarsi alcuni appalti.

Ecco allora inventarsi: IL METODO RENZI A FIRENZE, IL METODO MARINO E  ALEMANNO A ROMA, IL METODO TOSI A VERONA, IL METODO MARONI IN LOMBARDIA, IL METODO ORSONI A VENEZIA.

Creare una lista di sostegno al candidato, oltre a quella di appartenenza politica dove sono inclusi i rappresentanti di questa o quella associazione poco raccomandabile sia di destra che di sinistra.

La mafia oggi sono  i partiti e imprenditori corrotti che sono insieme per gestire e pilotare appalti pubblici.

Vediamo il “MOSE DI VENEZIA”, EXPO 2015 A MILANO, ROMA CAPITALE.

E voi pensate che gli stessi politici possano davvero fare una buona legge anti-corruzione?

Il governo Renzi , perché ha fatto un disegno legge e non un decreto legge anti corruzione se davvero aveva a cuore il problema?

Renzi ha nominato un commissario anti corruzione ( Cantone) senza prima avere una legge adeguata!.

Napolitano avrà il rimorso per molte responsabilità come quella di dire qualche anno fa: “il popolo padano non esiste”.

La padania è stata una grandissima intuizione commerciale di Umberto Bossi con tanto di inno, di miss, giro ciclistico ecc… MA FINTA!

NESSUNO MAI MORIRA’ PER LA PADANIA.

Centinaia di migliaia di veneti invece si sono sacrificati per l’indipendenza della propria terra quando in tutto il mondo era conosciuta come serenissima repubblica.

Oltre mille anni di vita, un solo popolo, un’unica lingua (in Brasile, i nostri veneti chiamavano IL TALIAN il dialetto veneto!).

Venezia, culla dell’arte, dell’architettura, delle università, e allora caro presidente italiota napolitano grazie per aver dato involontariamente la soluzione dell’equivoco “padano –veneto”.

Noi altri veneti semo : visentini, padoani , veronesi, trevisani, venesiani e non PADANI.

Quanti veneti conoscono le gesta eroiche e tragiche accadute a Venezia nel 1848, quando Daniele Manin e Niccolò Tommaseo guidarono una rivolta che diede per alcuni mesi la ritrovata libertà e indipendenza alla Repubblica di San Marco fino a quando, nella vile indifferenza degli europei fu soffocata con brutalità dalla fame e dal colera, più che dalle truppe austro ungariche?

Il canto “ode a Venezia” del vicentino Arnoldo Fusinato rimembra ancora.

Viva Prima il Veneto Indipendente! Si al Referendum per l’indipendenza!

Viva San Marco!

di Giuseppe Calgaro, Coordinatore della Sezione di Nanto (VI)

TRATTO DA PRIMA IL VENETO

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1 COMMENT

  1. mio caro Autore,
    grazie di averci elencato tutti i motivi per cui dobbiamo rivendicare con forza la nostra volontà di essere il Popolo Veneto libero indipendente e sovrano nella nostra terra… Io peraltro da quando ho votato nel Plebiscito del marzo scorso con il risultato eclatante dell’89 per centi dei si all’Indipendenza, mi sento già in uno stato indipendente anche se per darne piena attuazione nel marzo prossimo, dal 15 al 20, voteremo ora il Governo provvisorio che avrà il mandato ad attuarla pienamente, di fronte a Roma e di fronte al mondo intiero… ci sono già trentasette stati che aspettano di poter stabilire con la nuova Repubblica Veneta rapporti concreti…
    Perchè mai dovremmo fare un nuovo referendum?
    Prima il Veneto era il motto di Zaia, che se avesse voluto il Referendum l’avrebbe potuto fare già nel 2012, ma gli andava troppo bene tirare avanti senza incertezze per il suo mensile, e perciò il Referendum i Veneti se lo sono fatti senza i politici, e hanno veramente dimostrato di essere di sapere quello che vogliono… il 64 per cento degli aventi diritto ha votato on line o per telefono, come si fa ormai negli stati tecnologicamente più avanzati, Lestonia, Lituania, Svizzera… perchè mai dovremmo buttare all’aria tutto e cominciare tutto daccapo…a chi serve?…a politici che sperano di riciclarsi? Il 20 dicembre scorso su tutte le testate venete della certificazione di un organismo internazionale di controllo è stata data comunicazione al Popolo Veneto, pertanto ora ci voteremo il nostro Governo Provisorio e andiamo avanti sicuri verso la libertà che ci spetta.
    Si candidi per farne parte… è questa l’ora di impegnarsi seriamente… questo è l’invito che il Consiglio dei Dieci eletto a marzo scorso ci comunica…si metta in gioco anche Lei e dia il suo contributo e ce lo comunichi perchè possiamo votarLa!

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