di MATTEO CORSINI
"Lo smentisco, noi l'abbiamo già fatta e abbiamo abbassato le tasse". Così parlò Matteo Renzi. Il dato sul Pil nel secondo trimestre è stata l'ennesima doccia fredda al renzismo dilagante, e anche i più filogovernativi tra i giornalisti non hanno più potuto evitare di porre la questione sull'eventualità di una manovra correttiva autunnale. Il presidente del Consiglio, con il suo consueto tono da fanfarone (che in Italia è ancora considerato manifestazione di grandi capacità di comunicazione, ma che altrove inizia a essere considerato indisponente, dato che il fumo è tanto, peraltro di pessima qualità, mentre l'arrosto è assente), ha risposto con le parole che ho riportato, dicendo una bugia molto probabile e una sicura.
Quella molto probabile riguarda la necessità di una manovra correttiva, che credo sia inevitabile, anche se verrà chiamata diversamente con l'ausilio di qualche slide colorata. La bugia sicura è che questo governo abbia
Quali sarebbero le ‘bugie’ raccontate da Goebbels ? Sarebbe interessante che le elencassi. Solo per precisione storica: la tecnica della ‘ripetizione delle falsità’ come quella della ‘grande menzogna’ erano __denunciate__ da Goebbels e dal nazionalsocialismo, non praticate. Erano metodi che attribuivano alla stampa ebraica, e contro i quali chiamavano i tedeschi ad una rivolta morale. Il fatto che oggi, ad esempio, la ‘grande menzogna’ sia attribuita al ‘nazismo’ è parte dell’oscena ‘grande menzogna’ nella quale siamo immersi.
Perfettamente d’accordo con WEHME,cercano non solo di scrivere bugie storiche da decenni,ma di invertire anche il significato dei discorsi. Infatti Goebbels mai si è riferito a se stesso,ma agli ebrei e alla loro capacità di mentire costantemente,il discorso è stato volutamente traviato.