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Si eleggano il loro presidente. la lega al massimo dia il voto a genny a’ carogna

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di GILBERTO ONETO

carogna-arsenal-640Fra un po’ Renzi inizia le “consultazioni” per la scelta del presidente della Repubblica italiana, lo fa nella sede del Pd, nel più perfetto stile dei mercanteggiamenti da suk. È giusto che sia così perché è “cosa loro”, devono nominare il presidente della “loro” Repubblica, uno che vada bene alla combriccola che governa e che permette di governare, deve essere uno che abbia tutti i necessari requisiti di comunismo, paolottismo e terronaggine, che vada bene a ermellini, grembiulini e coppole. Nella sua appassionata difesa di retroguardia dell’istituto monarchico («Il sistema istituzionale perfetto è la monarchia assoluta temperata dal regicidio»), Joseph De Maistre sosteneva che se era vero che poteva capitare qualche sovrano incapace e corrotto, per diventare presidenti repubblicani si doveva essere incapaci e corrotti. Preso dalla sua passione ideologica, esagerava: non è una legge universale e c’è stata qualche eccezione anche in Italia.

In ogni caso quel che accade in questi giorni è “regolare”: anche le consultazioni “umma-umma” di Renzi rientrano nella logica dell’italianità più profonda.

Quello che non si capisce è il ruolo della Lega. Due domande non possono non essere poste: 1) cosa ci va a fare la Lega nell’ufficio di Renzi?; 2) cosa c’entra la Lega con l’elezione del presidente della Repubblica italiana?

Alla prima domanda la Lega potrebbe dare una risposta semplicemente astenendosi dal mercato, evitando di partecipare al desolante rito del sottobanco. Non serve neppure scimmiottare il “vaffa” grillino: un più composto “vadaviaiciàpp” padano basta e avanza.

La seconda è più scabrosa. La vaccata primigenia l’aveva fatta Bossi nel 1992 presentandosi alle votazioni presidenziali, e poi a tutte le volte successive si è “perseverato”. Non basta votare per  “un altro” candidato, proprio non si deve partecipare. Cosa c’entrano gli indipendentisti padani con la scelta del presidente dello Stato oppressore e occupante? Griffith, De Valera e Collins non si erano mai impicciati delle questioni dinastiche di Buckingham Palace.  É stato degradante presenziare all’elezione di Scalfàro, Ciampi e Napolitano; è stato vergognoso votare il secondo mandato di Re Giorgio. Adesso Salvini si trova in un bel impiccio, aggravato da certe posizioni neo-italianiste del partito, dal tricoloruto collaborazionismo tosiano e da recenti paturnie nazionaliste genere «l’Italia si salva tutta assieme o non si salva». Ma perché si dovrebbe fare qualcosa per salvarla?

Per uscirne dignitosamente, oggi la Lega ha solo due alternative.

La prima. Non partecipare  né alle consultazioni né alle votazioni dichiarandosi estranea allo Stato italiano e alla scelta del suo capo. I suoi interessi sono nell’indipendenza padana e se ne riparlerà quando si dovrà scegliere il presidente della Padania.

La seconda. Non trattare  con nessuno e, si presenta in aula solo per tenere alto il quorum, lo faccia votando in maniera provocatoria e dissacrante per Schettino, Genny a’ Carogna, papà Renzi o uno qualsiasi dei molti “italianissimi” candidati  che il nostro giornale ha suggerito nei giorni scorsi o che lo stivale genera  quotidianamente.

È il “loro” presidente, è il “loro” Stato, è il “loro” paese (minuscolo), sono fattacci “loro”. Di “nostro” c’è il portafoglio cui attingono per pagare il costoso ambaradan. Di “nostra” c’è soprattutto l’aspirazione alla libertà, all’indipendenza,  e ad abbandonare rapidamente questa maleodorante barcone alla deriva.

QUI LA LISTA DEI CANDIDATI CHE MIGLIOVERDE HA PROPOSTO PER LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

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5 COMMENTS

  1. C’è poi la terza Ipotesi, candidare Gilberto Oneto, con la precisa intenzione di fare un affronto all’i-taglia unita, di fare uno sgarbo a grembilulini, ermellini e coppole, un’offesa con l’intenzione di provocare, di andare alla scontro, sottointendendo questo pensiero: “dite che la Padania non esiste, che noi padani siamo italiani, che dobbiamo partecipare a questa votazione perchè siamo italiani anche noi? Bene e allora noi vi candidiamo Oneto, che non ha nessun requisito per essere un buon presidente e se sarà eletto avrà il preciso mandato di fare il liquidatore fallimentare di questo stato, di dimostrarne l’inesistenza e l’artificialità”

    Nel 1992 per 15 scrutini di fila la Lega ha votato Gianfranco Miglio… pensate come è caduta in basso quando nel 2013 ha votato per Napolitano…

    • Gian, lo sai che ti stimo, e so perfettamente che la tua è una bella provocazione! . Fossi però Oneto mi riterrei offesissimo nel vedere accostato il mio nome come candidato a presidente della repubblica itagliota

  2. Preferisco di gran lunga che la lega non partecipasse al voto, motivando adeguatamente la decisione.
    Però ammetto che alle prime votazioni proponga un leghista indipendentista.
    Poi, però, ciao, ciao aula parlamentare.

  3. Ma parliamo della Lega il cui segretario fa i selfie con la Meloni? E si spertica in ovazioni alla Corea del Nord?
    Quella Lega?

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