L’indipendentismo dimenticato e tradito dai cialtroni del Nord

di ARTURO DOILO Nella lunga inchiesta pubblicata oggi, avrete notato che non si parla di secessionismo nella penisola italiana. Manco un accenno. Eppure, negli Anni '90, in Italia esisteva un movimento politico che prese il massimo dei voti (oltre il 10% alle politiche del 1996) urlando all'indipendenza e all'autodeterminazione. Era la Lega Nord, affondata in primis da Umberto Bossi e, oggi, definitivamente sepolta da quel parassita assoluto che è Matteo Salvini. È difficile parlare oggi della farsa leghista, finita come solo in pochi, tra cui il nostro condirettore, hanno immaginato. Chi ha qualche anno sulle spalle, prova tristezza e sdegno nel vedere le sceneggiate pelasgiche del salvinismo, tutte infiocchettate dentro felpe griffate Calabria, Sicilia, Napoli e terronia varia, al punto da candidare un generale dell'Esercito italiano per raccattare qualche voto nazionalista. Oggi i selfie con il segretario della Lega Italiana, come ieri c'era chi se li faceva con quello