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Veneto, insopportabile l’attacco degli indipendentisti agli alpini

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Risulta insopportabile l’attacco perpetrato da Sergio Bortotto di Mlnv al corpo più amato ed al tricolore: manca di educazione e di cultura del rispetto in una visione miope e partitica. Esattamente le stesse carenze che ha palesato Giancarlo Gentilini nel suo scomposto commento alla vicenda.

Gli Alpini sono portatori di valori talmente importanti che è quasi impossibile esprimersi sul merito senza incorrere in fraintendimenti. Può essere d’aiuto ricorrere ad un concetto di psicologia che si chiama eliminazione delle dissonanze. E’ la strategia che usa il cervello per evitare continui conti coi sensi di colpa che le scelte comportano. In sostanza si tratta di concentrarsi sull’aspetto positivo per dimenticare il prezzo pagato.

Chi non ricorda la frase: “Fatta l’Italia bisogna fare gli italiani!”. Intere generazioni spazzate via sui vari fronti per raggiungere la sacralità della bandiera tricolore, dove domina il rosso-sangue. La storia conferma l’inutile  strumentalità di molti sacrifici di Alpini sui campi di battaglia.

Ecco le dissonanze che la maggior parte degli osservatori  elimina: un bagno di sangue per una nazione che non funziona, al punto che ancor oggi continua a chiedere agli stessi Alpini una mano per risolvere le continue emergenze. Ma come non voler bene a questa gente ancora e sempre disponibile al sacrificio per il prossimo?

Indipendenza Veneta nel suo percorso pacifico e democratico rispetta tutte le bandiere, ma soprattutto rispetta gli Alpini.

Massimo Vidori                                                                                             

1° Consigliere

per il Consiglio Nazionale di Indipendenza Veneta    

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5 COMMENTS

  1. Ma questo consigliere li si rende conto che alla fine si comporta da nazionalista italiano?
    Se i dirigenti di Indipendenza Veneta sono questi qui stiamo freschi, poveri noi.Sono stato alpino ,conosco un minimo di storia , gli alpini di oggi sono estranei al territorio padano alpino, ergo di cosa ciancia il tipo?

  2. Poco convincente, molto democristiano, mancava una distinzione tra gli Alpini Veneti e gli Alpini “schiavi di Roma…” e del tricolore.

  3. Insomma… mettiamola così e anche gli alpini dovranno per forza concordare: domani l’Italia fa una guerra contro il Marocco! Lo invade ma il Marocco pur perdendo la guerra,per un gioco di alleanze, alla fine vince! A questo punto il suddetto Marocco chiede in premio ai suoi alleati l’Italia. Nessuno dubita che l’Italia sia mai stata territorialmente o culturalmente affine al Marocco. Ma si sa. Il vincitore (pur sconfitto) ha sempre ragione. A questo punto anche gli alpini diventano di nazionalità marocchina e dovranno comportarsi di conseguenza… Il Marocco farà guerre che sò…all’algeria, alla Tunisia ecc ecc utilizzando le truppe una volta italiane ma ora a tutti gli effetti marocchine. E dopo qualche decina d’anni vedremo la seconda (spero non la prima) generazione di alpini sfilare orgogliosi sotto la bandiera della mezza luna per le vie di Casablanca o Rabat….

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