di MARIETTO CERNEAZ
Per oltre 1 milione di Pmi (Piccole Medie Imprese) la pressione fiscale in un anno è schizzata del + 22,6%, mentre l'aumento delle tasse costringe il 58% delle aziende a chiedere prestiti e a dilazionare i pagamenti e porta il 61% delle imprese a rinunciare a investire e a ritardare i pagamenti ai fornitori.
E' un sondaggio Ispo/Confartigianato a fotografare la situazione 'fiscale' delle aziende artigiane. La percentuale di imprese che dichiarano un aumento delle tasse, 74%, viene addirittura superata nei casi delle imprese con dipendenti (79%), in quelle localizzate nel Nord Ovest (83%) e nel Mezzogiorno (80%), nelle aziende impegnate nel settore dei servizi alla persona (80%).
Non solo: il sondaggio mette in luce anche il fatto che il 33% degli imprenditori è stato costretto a ritardare il pagamento dei propri fornitori, mentre il 29% ha dovuto rinunciare a fare investimenti in azienda. Per il 26% delle imprese l'accresciuto peso del fisco ha causato
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