di LEONARDO FACCO
Passano i governi inutili, ma non la loro maniacale perseveranza nel dare addosso “all’evasore fiscale”. Il Club dei giacobini giustizialisti -per dirla con Diego Gabutti - e filogabellieri italiani può perdonare la pedofilia a Roman Polansky e il Gulag a Lenin e Stalin. Persino la madre che ha ucciso le sue figlie (in fondo non sapeva, poveretta, che futuro avrebbero avuto le sue bambine, anche un po’ per colpa degli evasori fiscali). Ma per chi evade il fisco non c’è perdono”.
Tra le tante corbellerie che si leggono per combattere l’evasione, puntuale come un foruncolo sulle chiappe, spunta sempre quella dell’abolizione del contante. L'ultima ad insistere sulla questione è stata Rossella Orlandi, successore di Befera, mentre in parlamento SEL ha presentato un progetto di legge in merito.
Un amico, ieri, mi ha scritto quanto segue: “Caro Leonardo, ti scrivo perché stamani ho avuto delle risposte, dalla mia (piccola) banca, relative a
Premesso che chi governa ha intenzione di chiudere il più rapidamente possibile il quadro della dittatura.
Questi mediterranei interdetti che ci governano e sfruttano, fanno finta di non sapere che i loro conterranei mafiosi con:
-acquisto di oro da privati
-finanziamenti di aziende, specie edili, che pagano in buona parte in nero
-sottovalutazione del valore delle merci esportate
ecc,ecc,ecc
Quindi gli obbiettivi veri sono due:
-controllare col “sistema grande fratello” cittadino per cittadino
-far guadagnare le banche spingendo gli acquisti con carte di credito.
Altro che schifo !
P.S.
Vedrete che, quanto prima , si leggerà che il sig X (da incastrare) ha pagato le prestazioni della puttana Y con carta di credito n.tale, il giorno talaltro.
Alla solita faccia della privacy.
E’ pazzesco che uno “stato” arrivi al punto di proibire l’uso della propria valuta, stampata dalla “sua” (ehm) banca centrale. Ma non si rendono conto che è come ammettere che viviamo in un paese del menga… Vallo a dire agli svizzeri, o ai britannici, che non possono usare liberamente sterline e franchi.
Last but not least, ironia della sorte, certo non percepita da Befera e accoliti, tutto questo in un paese – fallitaglia – dove pagare con carta di credito o debito è spesso ancora un miraggio. Anche lì, Roma cerca di imporlo by diktat. Mai gli viene in mente di ammodernare quel sistema feudo-medievale che risponde alla locuzione di sistema bancario ‘tajano”.
Invece di presumere che siamo innocenti a meno che loro scoprano il contrario, siamo colpevoli in partenza, e poi a noi di vivere come tali (no cash) e/o cercare di dimostrare il contrario. In un paese in cui devi pagare tasse (IMU, TASI) senza aver la più pallida idea di quel che il gabelliere vuole (non lo sa neanche lui). Lasciano a te il compito-rebus di risolvere un sistema di equazioni stocastiche di grado N per arrivare a determinare quanto (forse) devi pagare.
Che schifo.