di GIANLUCA MARCHI
Congresso estivo della Lega Nord ieri a Padova. La cronaca della giornata l'avete già letta in altro articolo del MiglioVerde. Qui vediamo di inanellare qualche riflessione su quanto è uscito dall'assise patavina.
Cominciamo dal roboante annuncio della rivolta fiscale e dello sciopero conseguente preannunciati in ottobre per toccare il clou il 14 novembre, quando dovrebbe avvenire una sorta di serrata da parte di coloro che producono, allo scopo di "affamare" lo stato italico. Il proposito di Matteo Salvini è sicuramente condivisibile ma, come abbiamo già sottolineato nel servizio di giornata, il Carroccio affronta quantomeno un bel rischio, con alte possibilità di perdere la faccia per svariati motivi: perché le esperienze passate in questo campo sono state quasi sempre un fallimento (si ricordi la rivolta del canone Rai), con le conseguenze lasciate sul groppone dei cittadini (non molti) che ci credettero e vi aderirono. Anche durante la recente segre
Nella partita a scacchi quale è la politica romana tutte le mosse indicate al congresso erano, ahimè, obbligate!
Non da meno ora dovranno essere mantenute!
In primis, da lombardo, mi auguro quella della … Lombardia Regione a Statuto Speciale!
Per il resto ho apprezzato i diversi interventi, finalmente, politici!
Lo sciopero fiscale lo fanno il 14 novembre o dal 14 novembre? Perché nel primo caso lo Stato se ne frega….
Ma il 14 novembre quante aziende aperte ci saranno ancora? Era meglio farlo dal 1 settembre (e ad oltranza aggiungo e sottolineo) prima della stesura del DEF. Perché se in quel documento ci mettono (come metteranno) aumenti di tasse poi è difficile che tornino indietro, anche a costo di fare prelievi forzosi sui conti correnti per bilanciare le mancate entrate delle tasse.
Ma quando mai? Perché, poi, una rivolta fiscale? Prende voti in posti dove i parassiti statali costituiscono una percentuale altissima della popolazione, mica vorrà far mancare la linfa vitale a certi neoleghisti nella forestale.