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Assemblea dei liberi comuni: abbiamo bisogno di sindaci eroi

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di RIVO CORTONESI*

Sabato 20 maggio, dalle ore 14 alle ore 18:30, presso il World Service Information di Piazza IV Novembre 4 a Milano, a due passi dalla Stazione Centrale, si svolgerà la quarta Assemblea degli iscritti ai Liberi Comuni.

L’Assemblea è aperta anche ad osservatori non iscritti al partito, che non potranno però partecipare “all’estrazione a sorte”, a norma di Statuto, dei membri del nuovo Governo dei Nove. Per chi non è iscritto al partito è obbligatoria la compilazione del Modulo di iscrizione presente sulla pagina web www.libericomuni.org. Facoltativa, ma consigliabile, perché di aiuto all’organizzazione dell’evento, rimane la compilazione del Modulo di iscrizione anche da parte di chi è già iscritto al partito.

Quando ci ritroveremo saranno trascorsi poco più di tre anni dalla data di fondazione dei Liberi Comuni il 4 maggio 2014 a Siena. Sempre a Siena il partito è stato legalmente registrato, ed è dunque riconoscibile attraverso un logo, che potrà essere riprodotto sulle schede elettorali.

Gli iscritti ai Liberi Comuni sono oggi 111, distribuiti in diverse province italiane. Attraverso l’uso del mezzo democratico a scopo difensivo, i cittadini che voteranno Liberi Comuni alle elezioni amministrative comunali, avranno la possibilità, in caso di successo elettorale, di sperimentare nel proprio Comune un nuovo modo dello stare insieme fondato sulla partecipazione diretta e privatistica all’amministrazione del territorio dove vivono.

Una rivoluzione dal basso, la cui posta in gioco è la loro dignità di uomini liberi, proprietari veri del proprio Comune e dei frutti del proprio lavoro. Un percorso liberatorio, mirato a mettere progressivamente in crisi l’autoritarismo dilagante delle istituzioni statali e delle loro oligarchie,  assolutamente percorribile nella tradizione comunale, storicamente documentata, di civiltà, operosità e di mutuo soccorso volontario, riassunto in quella croce che spicca ostinata sul campanile del logo dei Liberi Comuni.

Dunque un riferimento affidabile e concreto anche per tutti quei cattolici che non condividono l’attuale delega della solidarietà cristiana allo Stato coercitivo.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di cittadini motivati, potenziali “sindaci eroi” dei nuovi Comuni, sorretti nella loro azione di affermazione del nuovo modo dello stare insieme illustrato nel Codice dei liberi Comuni dal consenso conquistato sul campo della sfida elettorale. A questi amici, nei Comuni dove opereranno, sapremo assicurare tutto il sostegno finanziario, pubblicitario e culturale del partito.

*Membro del Governo dei Nove uscente

CODICE DEI LIBERI COMUNI

STATUTO DEI LIBERI COMUNI

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