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Il passo indietro di grillo conferma che nulla e’ riformabile in italia

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di FABRIZIO DAL COL

italia irriformabileIl governo è già morto e una nuova maggioranza sarebbe roba vecchia. E’ sufficiente vedere come stanno correndo in fretta per approvare la nuova legge elettorale, che da più di un ventennio i partiti “modellano” a loro favore, in barba ai bisogni degli italiani. Gli daranno il nome Italicum, ma non sarà che l’ ennesima fesseria legislativa prodotta dalla politica, e forse sarebbe già il caso di ribattezzarla con una parola più appropriata:  il “diktatum”.

Avete letto bene, “diktatum”, e per quanto hanno già fin ora stabilito con tale obbrobrio giuridico, ovvero per come hanno saputo manipolare gli ultimi criteri democratici rimasti e previsti dalla costituzione, oggi tale definizione appare certamente quella più appropriata. Insomma, la casa brucia e l’unica soluzione che viene messa in campo prima che l’incendio divampi è quella di tornare a votare con una nuova legge elettorale. Dopo tre anni di governi “provvisori” dai quali sono scaturiti solo totali disastri, altro non resta che indire nuove elezioni politiche anticipate, per ridare quella sorta di legittimità costituzionale mai avuta negli ultimi tre anni.

Che l’Italia sia un Paese impossibile da riformare non è la prima volta che lo scrivo, e i lettori de il “MiglioVerde”, se lo ricordano certamente. Ma il 31 agosto 2012 scrissi un articolo anche sul futuro del M5S, che in quel periodo veleggiava sulle ali dell’entusiasmo e  vedeva la sua strada ben segnata. Scrissi allora che il M5S forse non aveva ancora preso coscienza di come potesse essere così forte il sistema di potere italiano che, ben oliato come lo è sempre stato, non avrebbe  faticato a metterlo in difficoltà. Eccoun passaggio di quell’articolo:

…il sussulto di orgoglio degli italiani in grado di portare i voti necessari per ottenere una maggioranza di governo volta a permettere l’approvazione di leggi in grado di garantire un futuro al Paese; 2) conseguire il maggior numero di voti necessari e fungere in parlamento da movimento di “rottura” in grado di destabilizzare le forze politiche e tracciare così una via “Islandese”. Tutto è possibile, ma sarà molto difficile che Grillo si accorga della vera necessità che ha oggi il Paese Italia per la sua rinascita, ovvero lo smantellamento dello stato unitario e non le modifiche dello stesso con i provvedimenti legislativi in quanto, ingessati da una Costituzione non più in grado di garantire i diritti del Cittadino, non avrebbero vita facile negli iter procedurali e verrebbero ad essere sistematicamente boicottati…

Oggi c’è da notare che sta accadendo proprio quanto descritto allora, e il passo indietro fatto in questi giorni da Grillo non è altro che una presa d’atto dell’irriformabilità dello stato italiano. Come scrivevo allora, ancora oggi resto convinto che il sistema di potere italico sia gestito dai partiti dell’intero arco costituzionale, e che non sia affatto riformabile dal suo interno, anzi continuo a rimanere convinto dell’esatto contrario, e che solo un agente esterno possa oggi modificare l’assetto interno del sistema. Quando Grillo decise di presentarsi alle elezioni politiche, il sistema di potere sapeva già di aver vinto.

Concludendo: Grillo sa cosa succederà molto presto, ma non essendo mai stato un politico, oggi che la politica la conosce meglio, sa anche cosa sia  la “ragnatela” dei percorsi istituzionali legislativi. Ecco il perché del passo indietro: ora sarà facile che passi la mano per rimanere solo l’ideologo del movimento.

 

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2 COMMENTS

  1. Grillo ha commesso un errore e lo dico affinché gli indioendentisti ci riflettano su.
    Ha fatto gli stessi sbagli della Lega. Partito con un forte consenso e molte aspettative le ha deluse. Le ha deluse perché vista la situazione drammatica e una crisi economica ormai ventennale la gente vuole risultati adesso, non tra un mese, fra sei oppure un anno. Adesso. Per avere risultati adesso non si può fare il gioco dei romani e di chi non vuole nessun cambiamento. Fare il gioco di questa gente che ci ha portato alla rovina vuol dire fare come ha fatto il M5S e la Lega vent’anni fa: andare a Roma in parlamento, sperare di cambiare qualcosa cpon le loro regole mentre rapidamente si finisce impantanati nella palude italiana.
    L’unica soluzione è costringere gli italiania giocarecon le nostre regole: manifestazioni sul territorio, blocco di circolazione e attività produttive a macchia, quando loroliberano una zona se ne blocca un altra e appena poartono si rioccupa quella precedente, proteste sotto il parlamento, occupazione del parlamento, di televisioni, radio, sciopero fiscale.

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