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Italia, il paradiso del welfare: il 40% pagherebbe le tasse, ma molti sono già falliti

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di REDAZIONE

”Solo il 40% della popolazione italiana versa oltre il 90% del monte tasse, locali e nazionali, mentre il 60% non solo non le paga, ma è anche totalmente a carico della collettività. Questa politica che aizza l’elettorato contro i ricchi è una politica che uccide l’economia nazionale futura e mortifica chi lavora con fatica. Noi dobbiamo abbassare le tasse a chi le versa e stanare tutti gli scrocconi” esordisce così una nota di Federcontribuenti, la federazione a tutela dei contribuenti, dei consumatori e delle imprese.

Pare, dicono, sia necessario rivedere anche la spesa sociale. Per porre fine a questa situazione secondo Federcontribuenti (non certo un’ente di animo liberale) è necessaria una banca dati nazionale dell’assistenza che consenta un controllo dell’enorme spesa sociale (più burocrazia insomma), sostituendo l’inadeguato ISEE che, lungi dal far emergere i redditi, incentiva a dichiarare il meno possibile per beneficiare di una numerosissima serie di agevolazioni e benefici collegati al reddito. I vari Reddito di Cittadinanza e bonus dati senza alcun controllo hanno incrementato il sommerso. Esattamente il contrario di quanto raccontavano, come del resto la teoria liberale spiega da una vita.

Per l’associazione il 40% del totale sarà difficilmente esigibile perchè a carico di soggetti non più in grado di provvedere a se stessi o all’Erario: 153,1 miliardi di euro sono dovuti da soggetti falliti; 118,9 miliardi di euro è il valore delle somme che persone decedute e imprese cessate devono al Fisco; 109,5 miliardi dovrebbe arrivare dai nuovi nullatenenti. Lo stesso direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini affermava poi come 68,8 miliardi di euro riguardino – attività di riscossione sospesa per provvedimenti di autotutela emessi dagli enti creditori, in forza di sentenze dell’autorità giudiziaria.

In questo importo finale rientrano anche le quote oggetto di richieste di accesso alla definizione agevolata prevista dall’art. 3 del DL n. 119/2018 che ha introdotto la Rottamazione-ter ampliando il relativo perimetro applicativo ai carichi affidati fino al 31 dicembre 2017.

Un paese che tassa al 70% quei pochi che lavorano e che sussidia i furbetti del welfare State. Lo statalismo è questo!

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