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Jesi: museo multimediale per il nipote del barbarossa

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di REDAZIONE

Tra ologrammi e ambienti in 3D, prende corpo a Jesi il progetto di un museo multimediale dedicato a Federico II di Hoenstaufen, lo “Stupor Mundi” nipote del Barbarossa, protettore delle arti e innovatore della politica, della legislazione, delle scienze. Il museo dovrebbe vedere la luce nell’estate del 2013, da un atto di mecenatismo dell’imprenditore Gennaro Pieralisi, che vi investirà in proprio e insieme alla Fondazione Marche circa tre milioni di euro.

La struttura interattiva e multimediale sarà collocata nel Complesso San Floriano, palazzo di origine medievale affacciato sulla piazza Federico II, in cui l’imperatore svevo nacque il 26 dicembre 1194 da Costanza d’Altavilla, e ricostruirà – tra l’altro – il padiglione che secondo gli storici fu appositamente allestito per fugare ogni dubbio sulla bontà del parto regale. Come atto preliminare all’istituzione del museo, stasera il consiglio comunale di Jesi ha deliberato a larga maggioranza di aderire alla Fondazione Federico II Stupor Mundi, di cui Pieralisi è presidente e fondatore, concedendo ad essa contestualmente il comodato d’uso dei locali situati nel complesso San Floriano, che attualmente ospitano il Museo Civico Archeologico da anni chiuso al pubblico. La Fondazione si impegnerà a riallestire, a proprie spese, il museo archeologico in altra sede di proprietà del Comune, e a sostenere tutte le spese relative alla progettazione, all’allestimento e alla gestione del museo virtuale.

Grazie al binomio tra cultura e tecnologia, lo spettatore, attraverso strumenti interattivi e multimediali, può esplorare le rappresentazioni tridimensionali dei luoghi federiciani, provando la sensazione di essere nell’ambiente reale, e conoscere il mito dello ‘stupor mundì attraverso documenti e testimonianze storiche. Nel progetto preliminare approvato dal consiglio, è previsto che «nel primo e secondo piano del palazzo si potrà allestire un percorso museale più tradizionale, di tipo didattico, anche se arricchito da stazioni multimediali e interattive.

Nello spazio del Teatro Moriconi, compatibilmente con gli spettacoli che vi sono già programmati, si può immaginare una esperienza fortemente immersiva per il visitatore, caratterizzata dalla proiezione di un filmato a 360 gradi». Nelle intenzioni di Pieralisi, che da anni sogna la realizzazione di questo museo, la nuova struttura dovrebbe porsi come grande polo di attrattiva per il turismo ed insieme come centro di ricerca.

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