di MATTEO CORSINI
Se c’è una costante, qualunque sia la maggioranza di governo, è l’ottimismo delle previsioni che ogni sei mesi sono riportate nel Documento di Economia e Finanza e nella sua nota di aggiornamento, sulla base della quale è poi impostata le legge di bilancio.
Roberto Gualtieri, quello che a detta del mainstream ha ridato autorevolezza all’Italia in Europa, non fa ovviamente eccezione. Nell’annunciare che fino al 2023 di iniziare a provare di contenere il deficit non se ne parla neppure, Gualtieri ha però sostenuto che il rapporto tra debito e Pil sarà pari al 158% quest’anno, per poi scendere al 155,6% nel 2021 e planare al 151,5% nel 2023.
Spingendosi oltre, Gualtieri ha affermato che il rapporto tra debito e Pil sarà “sotto il 130% alla fine del decennio”. Pur volendo supporre che la previsione di Gualtieri si riveli corretta fino al 2023, il calo del rapporto tra debito e Pil nei successivi sette anni dovrebbe essere superiore a 21,5 punt