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La tv spazzatura e l’indottrinamento che viene da lontano

Da leggere

di PAOLO CORTESI

Avrete notato, credo, il moltiplicarsi di programmi tv basati su una competizione esasperata che conduce ad una sistematica, progressiva eliminazione. La formula รจ sempre la stessa: cantanti, cuochi, parrucchieri, pasticcieri, ballerini ecc. si sottopongono al giudizio – spesso spietato, sempre severo – di sedicenti giudici. Da notare che i giudici, spesso semi-sconosciuti al grande pubblico, il cui verdetto รจ inappellabile, sono investiti di un’autoritร  (dato che della loro autorevolezza nulla รจ dato a sapere) assoluta.

Lo โ€œspettacoloโ€ funziona cosรฌ: gli esaminandi si sottopongono a prove anche molto dure, la competizione รจ feroce perchรฉ il โ€œgiocoโ€ รจ a eliminazione, non esistono squadre perchรฉ il vincitore puรฒ essere solo un individuo e i gruppi che occasionalmente si formano hanno una vita solo funzionale alla selezione dei singoli. I giudici usano – si noti, ciรฒ accade in ogni programma – una durezza ostentata, una spietatezza programmatica e spiccia. Talvolta arrivano alla soglia dell’insulto, mentre l’umiliazione รจ regolare. L’arroganza รจ il codice di questi programmi: arroganza esibita dal giudice e subรฌta come inevitabile e dunque necessaria da parte del candidato. O si vince o si cade nel nulla: questo รจ il messaggio di questi programmi e sono sempre piรน diffusi. Gli esaminati accettano l’autoritร  totale dei giudici: chi viene cacciato ha spesso parole molto severe verso se stesso; cosรฌ come sono esagitate le dichiarazioni: โ€œce la metterรฒ tuttaโ€ o โ€œnon posso fallire: questa รจ la mia vitaโ€ o โ€œnon la deluderรฒ, chefโ€ ecc.

Perchรฉ mi occupo di questa ennesima forma di tv spazzatura che, francamente, fa proprio schifo? Perchรฉ questa tv รจ la cartina al tornasole, la ricetta della torta avvelenata che ci stanno confezionando sotto la (falsa) motivazione dell’intrattenimento: la televisione disegna e testa la societร  che il sistema sta imponendo. Questi programmi non sono โ€œgiochiโ€: sono la struttura imminente della societร  e del mondo del lavoro. Servono individui docili, mansueti, che non hanno idea di cosa sia la solidarietร  e che vivono sgomitando rabbiosamente in una competitivitร  frenetica.

Chi รจ al potere vuole il diritto assoluto di giudicare, premiare e selezionare. La cosiddetta meritocrazia รจ l’infame etichetta che hanno dato alla loro pretesa di scegliere chi premiare, in base a criteri che solo loro decidono e applicano. Altro messaggio forte che si vuole dare รจ questo: โ€œse fallisci la colpa รจ solo tuaโ€, โ€œio ti ho dato l’occasione della tua vita e tu l’hai sprecataโ€. Sono vergognose menzogne che servono solo a giustificare il ruolo di potere e negano che il successo sia ottenuto (come invece succede) da infinite vie anche inconfessabili, da mezzi diversi, in modi diversi e la riuscita, in questa nostra societร , non dipende che in piccola parte dal reale valore delle persone. Ma, se si ammettesse questo, cadrebbe come una montagna di fango l’imponente piramide sociale su cui svettano i potenti.

Questa pseudo-ideologia del successo ignora, anzi irride, tutto ciรฒ che sappiamo da secoli sulle dinamiche sociali, sulle influenze dell’ambiente economico e sulle profonde complesse reti causali che modulano la vita degli individui e della societร . Non รจ affatto vero che vincono solo i migliori ed รจ ancora piรน falso che โ€œse sei bravo, prima o poi arrivi al successoโ€: รจ una ridicola menzogna, fondata su un agghiacciante darwinismo sociale, rozzo e bestiale. Certi programmi tv sembrano divertenti passatempi che incentivano l’hobby della cucina o del canto.

In realtร , sono operazioni di manipolazione culturale che stanno sovvertendo valori secolari, creati dall’impegno e dalla fatica di generazioni: solidarietร , collaborazione, consapevolezza, rispetto, autogestione, creativitร  sono ciarpame che ostacola il progetto di dominio delle classi dominanti. Obbedienza, sottomissione, arrivismo e servilismo sono le nuove coordinate della societร  che ci stanno imponendo anche con la forza (repressione, controllo poliziesco, nevrosi normativa) e con la suggestione piรน o meno evidente di uno โ€œspettacoloโ€ che celebra soltanto l’imbecillitร  e la violenza.

*Programmi tv come addestramento di massa alla sottomissione (Maggio 2014)

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