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L’italiana mogherini come rajoy: il referendum kurdo non si deve fare

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di REDAZIONE

L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, in una dichiarazione diramata ieri sera ha ribadito il “deciso sostegno” dell’Ue “all’unità, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Iraq”, commentando il referendum sull’indipendenza proposto dal governo regionale del Kurdistan per il prossimo 25 settembre. “Azioni unilaterali, come il referendum che è stato proposto – si legge nella nota di Mogherini – sono controproducenti e devono essere evitate. L’Ue riconosce che ci sono questioni in sospeso tra Erbil e Baghdad, che devono essere risolte. Ciò – precisa il capo della diplomazia Ue – dovrebbe essere fatto attraverso un dialogo pacifico e costruttivo, che conduca a una soluzione concordata reciprocamente, sulla base della piena applicazione delle disposizioni della Costituzione irachena. L’Ue accoglie l’iniziativa delle Nazioni Unite (Onu) per facilitare il dialogo e offre il suo sostegno a questo processo, se richiesto”.

Il parlamento della regione autonoma del Kurdistan iracheno ha votato venerdì 15 settembre a favore dell’organizzazione del referendum per l’indipendenza il 25 settembre. Alla sessione parlamentare, la prima dall’ottobre 2015, hanno preso parte 71 deputati su 111 ed è stata boicottata dai partiti Gorran e Komal.

Secondo i media curdi 61 deputati hanno votato a favore dell’organizzazione del referendum nella regione e nelle aree contese, tra cui la provincia di Kirkuk. La votazione è avvenuta malgrado il parlamento federale di Baghdad abbia appoggiato la decisione di ritenere incostituzionale il referendum sull’indipendenza della regione autonoma del Kurdistan iracheno e rimosso dal suo incarico il governatore della provincia di Kirkuk. (Agenzia Nova)

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2 COMMENTS

  1. Questo tirar in ballo le Costituzioni come dei totem magician e’ una moda un po’ diffuso tra chi ha oggi il potere e fa di tutto per arrogarsene il diritto…. Altro che democrazia, altro che diritto dei popoli di autodeterminarsi…
    La liberta’ di essere fautori del proprio destino e’ un concetto che da’ ai nervi a chi crede di avere un’ investiture perpetua e questo lo constatiamo in ogni parte del mondo, anche vicino, molto vicino…

  2. Lasciare gran parte delle zone petrolifere ai curdi non è vantaggioso per il potere locale e internazionale, evidentemente.
    Forse c’entrano anche le pipelines che girano da quelle parti o quelle future.

    All’Onu si fa un gran parlare dei diritti dei popoli.
    I kurdi, mi risulta, siano un popolo maltrattato e fatto fuori da tanto tempo.
    Ma di che parlano all’Onu, allora?
    La mogherini attacca il carro dove vuole il padrone, e non conta un bel niente.
    Enuncia solo parole senza costrutto, le solite litanie in politichese.
    I kurdi hanno ogni diritto di avere un posto loro dove stare insieme come nel lontano passato fu.
    E fanno benissimo a lottare.

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