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L’ultima idea di boccia: fare spesa pubblica senza conteggiarla nei bilanci

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di MATTEO CORSINI Non appena si inizia a parlare di manovra di bilancio, spuntano le richieste da parte degli esponenti della maggioranza, soprattutto se appartenenti alle minoranze interne. Considerando che questa manovra sarà pre-elettorale, immagino un crescendo di richieste nei giorni e mesi a venire. Francesco Boccia, PD della sottotribù che vende come capo Michele Emiliano, rilancia, tra le altre cose, gli investimenti pubblici da non conteggiare nei vincoli di bilancio: “Dobbiamo insistere con Bruxelles per avere investimenti pubblici aggiuntivi fuori dei vincoli di bilancio Ue. Ci vogliono 100 miliardi di investimenti strategici in 4 anni. Se si fa questo, si può agganciare la media attuale della crescita dell'eurozona al 2%”. Come sempre, l’idea sottostante consiste nel credere che sia la realtà a doversi conformare alla rappresentazione contabile, e non il contrario. La spesa pubblica, ancorché la si classifichi come investimento, può esser finanziata sol
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5 COMMENTS

  1. sarebbe il caso che inviaste a Boccia l’articolo che avete pubblicato qualche giorno fa su John Law del prof..Bernardini… magari si renderebbe conto come è facile andare a sbattere a far programmi sulla carta…
    Le opere sono ricchezza!… si, anche il Mose avrebbe dovuto esserlo… per ora solo per chi si è intascato gratis soldi di tangenti!…e poi ci sono le società degli acquedotti di mezza Italia, tipo Acqualatina, che perdono nel percorso il sessanta per cento dall’acqua, tutti da risanare e intanto spendono soldi per studi ambientali per collocare fronte costa dissalatori che nessuno vuole… e poi ci sono in corso le ricostruzioni post terremoti che andranno a finire come quello de L’Aquila, dopo anni ancora in alto mare… invasi da fare, corsi d’acqua e litorali da mettere in sicurezza, e ora case abusive da abbattere, e migranti ricchezza futura da sistemare sotto un tetto… bastano 100 miliardi? e da dove saltano fuori? temo solo dalle nostre tasche…Law è morto e l’Europa non stampa soldi per noi…

    • Tutte considerazioni giuste – a parte l’ultima: l'”Europa” (nello specifico: Draghi/BCE) stampa soldi proprio per noi (e per greci, portoghesi % co.). Se non lo facesse, chi comprerebbe quella carta straccia che l’Italia continua a vendere come titoli di Stato? E dove sarebbe il cosiddetto “spread”? Se l’Italia sta ancora (per il momento) in piedi lo deve al giochetto del poliziotto buono (Draghi) e quello cattivo (Commissione), dove tutti (a Francoforte/Bruxelles) impongono misure di rigore, poi fanno finta di credere alla balle di Padoan e alla fine chiudono tutti gli occhi che hanno. Come sempre…

  2. Boccia non sa quel che dice e quel che pensa.
    Io proverei con una riduzione fiscale pari a 100 miliardi all’anno, invece.
    Con pari riduzione di spesa pubblica.

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