di MATTEO CORSINI
In Italia chi decide di recarsi alle urne quando sono indette le elezioni si trova a scegliere tra chi vuole fare deficit promettendo aumenti di spesa e (per lo più false) riduzioni di tasse e chi vuole fare deficit promettendo ancora più spesa tassando i nemici del popolo di turno. Chiaramente quando al governo ci sono i partiti di derivazione comunista questa ricerca del “nemico del popolo” (le origini quelle sono) è una costante. Da ultimo sono gli utilizzatori di contanti e i supposti inquinatori, ma è solo la moda del momento.
Era quindi inevitabile che la bozza di manovra di bilancio per il 2020 contenesse nuovi balzelli, nonostante Giuseppi Conte e colleghi ripetessero come dischi rotti il contrario. Ecco un breve elenco:
1) Aumento delle imposte ipotecaria e catastale sui trasferimenti immobiliari soggetti all’imposta di registro da 50 a 150 euro. Un leggero aumento che triplica il balzello in un sol colpo.
2) Plastic tax sugli imballag
Ohibò! Guarda caso ! se n’è accorta anche confindustria