mercoledì, Dicembre 4, 2024
3.6 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Quaccheri e Bitcoin: la decentralizzazione contro lo sfacelo spirituale ed economico

Da leggere

di FRANCO MONTANARI

Rileggo il saggio sui Quaccheri del grande libraio bolognese Guglielmo Piombini e decido di mettere nero su bianco quello che avevo pensato quando lo lessi la prima volta: la decentralizzazione è la via indicataci da Dio per la salvezza dell’umanità.

Se riesco a comprendere pienamente la potenza di questo termine (Decentralizzazione), infatti, non lo devo a chi, padano come me, ci ha truffato per decenni con promesse secessioniste, federaliste o di devolution; lo devo appunto al titolare della Libreria del Ponte del capoluogo felsineo che anni fa mi consigliò la prima lettura su una rivoluzione che non avevo ancora compreso: Bitcoin.

La moneta, mezzo di scambio tra individui liberi per definizione, ha definitivamente perso la sua caratteristica più importante: non è più efficace come riserva di valore e, difatti, gli individui stanno cessando di essere liberi. La moneta fiat, imposta dallo stato, come appunto è l’euro (e come era la Lira), continua ad essere usata come mezzo di scambio da tutti noi, ma il suo valore viene costantemente manipolato al ribasso da banchieri centrali che la emettono a debito, svincolati da qualsiasi etica o sottostante che ne garantirebbe il valore nel tempo, nel tripudio generale di una stampa asservita da contratto ad indorare la pillola dello sfacelo al gregge belante di cittadini che, in piena allucinazione, vede nel banchiere centrale munito di armamenti pesanti (il bazooka, il bazooka!) il supereroe che curerà tutti i mali della società tramite la panacea della stampante appunto, come da delirante sceneggiatura horror con Keynes alla regia.

Ma torniamo ai Quaccheri. Scrive infatti Guglielmo Piombini nel suo saggio Cristiani contro lo stato. Storia libertaria dei Quaccheri.

“Fin dalla sua nascita la “Società degli Amici”, la denominazione ufficiale della religione quacchera, manifestò un peculiare carattere individualistico, antiautoritario e libertario. Nel 1652, nell’epoca turbolenta della guerra civile inglese, George Fox cominciò a predicare la possibilità per ogni singolo individuo di ricevere immediatamente gli insegnamenti di Cristo senza bisogno di intermediazione sacerdotale o di riti esteriori. Fox non intendeva creare l’ennesima setta protestante, ma riportare il cristianesimo alle sue origini, così com’era nei primi secoli, quando non era ancora legato in nessun modo all’autorità statale. La sua critica quindi era diretta in egual misura contro la chiesa cattolica, la chiesa anglicana e le chiese luterane e calviniste. I membri della “Società degli Amici” rifiutavano l’autorità religiosa del papa, del re d’Inghilterra e di tutto il clero, ma non si consideravano protestanti perché negavano anche l’autorità delle Scritture e le dottrine di Lutero e Calvino. Il principio d’autorità dei quaccheri non era né la Tradizione dei cattolici, né la Bibbia dei protestanti, ma la Luce Interiore, cioè la Verità rivelata internamente dallo Spirito di Gesù Cristo […] Il quaccherismo è quindi una religione eminentemente spirituale e mistica, poiché afferma la possibilità di un contatto diretto tra l’individuo e Dio, senza mediazioni ecclesiastiche.

I Quaccheri, quindi, vivevano in pace secondo gli insegnamenti di Cristo rifiutando qualsiasi precetto di qualsivoglia autorità centrale. É la decentralizzazione della religione cristiana. Etica e moneta, i principi alla base di questo mio ragionamento, sono i pilastri fondamentali del progresso umano; non vi è avanzamento senza un etica del lavoro, così come non vi sarà evoluzione senza uno strumento che metta al sicuro il valore risparmiato tramite il lavoro.

Perché Bitcoin? Il 31 ottobre 2008, sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, viene pubblicato un paper in una mailing list cypherpunk con un progetto di moneta digitale completamente decentralizzata: “le banche devono avere la fiducia di detenere il nostro denaro e trasferirlo elettronicamente, ma lo prestano in ondate di bolle di credito con appena una frazione in riserva in controvalore”, scrive Satoshi Nakamoto nel paper dimostrando che la sua invenzione potrà porre fine all’andazzo delle banche di usare la riserva frazionaria per creare denaro dal nulla, e soprattutto porre una pietra tombale sulle banche centrali, che dal 1971 sposando totalmente le teorie di Keynes iniziano ad inflazionare il valore della moneta stampando monete senza un valore sottostante, così da impoverire le classi più basse erodendo il potere di acquisto dei loro salari e mortificando il risparmio.

Il protocollo Bitcoin, infatti, è progettato per emettere poco meno di ventuno milioni di monete, dopodichè, quando tra poco più di cent’anni sarà minato l’ultimo blocco, non sarà più inflazionatile e il suo valore sarà costante per l’eternità: è la Scuola Austriaca di economia unita al genio informatico che pianta l’ultimo chiodo sulla bara di Keynes; la scarsità che crea valore.

Correlati

1 COMMENT

  1. Il principio d’autorità dei quaccheri era la Luce Interiore, cioè la Verità…

    Esistevano anche quaccheri grandi figli di p. e Nixon fu il loro paladino.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti