di ARTURO DOILO Nel 2005 l’imprenditore svedese Johan Eliasch fece qualcosa che sembrava un paradosso: acquistò 400.000 acri di foresta pluviale amazzonica in Brasile, non per sfruttarla, ma per salvarla. Chiuse immediatamente ogni attività di disboscamento e dichiarò quell’enorme distesa di verde una riserva naturale privata. Nessun profitto, nessun ritorno immediato: solo tutela. Un anno…

