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Usa, il politicamente corretto fa capolino anche sulle banconote

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harriet-tubmandi REDAZIONE

Harriet Tubman, l’attivista afroamericana che durante la Guerra di Secessione lottò per l’abolizione della schiavitù guadagnandosi l’appellativo di ‘Mosè dei neri’, sostituirà l’ex presidente Andrew Jackson sulla banconota da venti dollari.

E’ quanto si prepara ad annunciare il Tesoro americano, secondo quanto riferiscono a ‘Politico’ fonti ben informate. Il primo segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Alexander Hamilton, rimarrà invece sul taglio da 10 dollari, laddove l’attuale detentore della carica, Jack Lew, aveva affermato la scorsa estate che al suo posto avrebbe potuto presto apparire una donna.  Tale idea era stata accolta da fortissime critiche, dato il fondamentale ruolo di Hamilton nella creazione della moderna economia americana, e Lew fu costretto a fare presto marcia indietro, anche alla luce del successo del recente musical di Broadway dedicato al padre fondatore. Più semplice fare a meno di Jackson, l’uomo che il 28 maggio 1830 firmò l’Indian Removal Act e deportò i nativi dalle loro terre. Nonostante ciò, hanno spiegato le fonti, non è esclusa una soluzione di compromesso che veda Jackson coabitare con la Tubman e rimanere sul retro della banconota.

Non si hanno invece notizie più precise sul nuovo design dei biglietti da cinque dollari, che dovrebbero essere dedicati a figure attive nelle lotte per i diritti civili.

Le nuove banconote non dovrebbero entrare in circolazione prima del 2030 ma, secondo ‘Politico’, il Tesoro potrebbe chiedere alla Federal Reserve (che ha l’ultima parola in materia) un’accelerazione della procedura in modo da metterle in circolazione nel 2020.

Nata in schiavitù nel 1822, Harriet Tubman fuggì dai suoi padroni a 27 anni ed entrò in contatto con la rete clandestina abolizionista ‘Underground Railroad’, che aiutava gli schiavi a fuggire in Canada o negli Stati dove avrebbero potuto essere liberi, compiendo con successo diverse missioni e salvando, tra gli altri, i suoi familiari. Durante la Guerra di Secessione, Tubman lavorò come spia al servizio dei Nordisti e si cimentò addirittura in operazioni militari. Al termine del conflitto, la Tubman dedicò i suoi ultimi anni al movimento per il suffragio femminile.

Il problema per il governo americano non è mettere fine al dominio e all’inflazione causata della moneta di Stato, macché. La loro preoccupazione è quella di cambiare faccia alle banconote.

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