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Vi prego, un minuto di silenzio per emilio fede

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di PONGO

Tra fatti ben più importanti per il nostro Paese capitati nell’ultima settimana, il licenziamento di Emilio Fede da direttore del Tg 4 mi ha colpito a  fondo, direi  in modo pazzesco.  Anzi lo giudico uno sconvolgimento degno della Rivoluzione Francese, della scoperta dell’America, quasi un 11 settembre o cose del genere.

Ho sempre considerato Fede un essere veramente straordinario, impressionante e grandioso. La prima  volta che mi turbò fu in una trasmissione Rai che lui conduceva,  nei primi anni ’80,  ed era  una trasmissione non giornalistica ma di intrattenimento con  il titolo “Test”. Ricordo  lui con due personaggi famosi, suoi ospiti da intervistare. Purtroppo non mi tornano in mente i nomi dei due ospiti, ma immaginiamo che potessero essere un calciatore e un cantante. Ho invece ben presente lui, Emilio Fede, che al calciatore fa le domande che andavano fatte al cantante e viceversa. Se fosse stata un’idea per una scenetta comica e per fare spettacolo, l’inversione di domande è una cosa divertente ma non era chiaramente l’intenzione di Fede il quale non si  accorse di quel che faceva. Mi son detto: “Ma questo è scemo completo?”

E’ troppo facile prenderlo in giro, è come si dice, sparare sulla Croce Rossa. Immagino invece che qualcosa di buono avrà pur fatto e, come si ricorda, è stato il primo telegiornalista  in Italia a dare la notizia dell’attacco statunitense a Bagdad, Guerra del Golfo, ed era in Fininvest. Ma forse anche in Rai fece cose buone, sicuramente la migliore fu sposare nel ’64 Diana de Feo, figlia del vice-direttore Rai Italo de Feo, allora tra i più potenti dirigenti. E comunque Fede è talmente un grande che si è sempre rovinato da solo: fu allontanato dalla Rai in seguito ad un suo processo per il  gioco d’azzardo. Finì a lavorare addirittura in una piccola Tv locale, Rete A, e poi  chiamato e salvato da Berlusconi. Da allora, grande e sublime, ha iniziato i suoi notiziari e telegiornali, inimitabili One-Man-Show in cui ogni comico, anche famoso, sarebbe sparito al suo confronto. Ci fossero stati Benigni, Grillo e Woody Allen,  lui  sempre  immensamente avanti tutti, talmente sopra tutti che ha continuato a fregarsi per conto suo, essendo ora indagato per bancarotta, induzione e favoreggiamento alla prostituzione.

Ultima genialata e vedremo come si chiarirà la vicenda, i 2,5 milioni in contanti portati in banca in Svizzera. Anche qui lui unico e grandioso: la Svizzera ha sempre accettato soldi, tantissimi soldi da tutti, imprenditori, politici, dittatori e sovrani, alcuni nomi tra i molti sono lo Scià di Persia Reza Pahlavi oppure Nicolae Ceausescu, più recentemente Gheddafi, ecc. E chi è il primo nella Storia a cui gli Svizzeri rifiutano il versamento perché potrebbero essere soldi sporchi? Lui, Emilio Fede, il Genio dei Genii! Così, infallibile e scornato, il nostro Nume se l’è presa anche con  Mediaset dicendo che probabilmente nelle alte sfere c’è chi complotta contro di lui. Sei un grande! Nessuno al mondo è  al  pari di Emilio Fede.

Tre  giorni fa ha affermato che, a parte il Tg 4, sta trattando con Mediaset  alcuni suoi programmi in prima e seconda serata. Loro han risposto che non è per nulla  vero. Grande, grande, grandissimo!!!

 

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1 COMMENT

  1. Tra i giornalisti ce ne sono di gran peggiori, contro i quali nessuno alza un dito.
    Dobbiamo a loro lo stato dell’informazione in Italia e se ci ritroviamo in questa situazione dobbiamo ringraziare loro ed il loro ossequio per il potere e che sia politico, imprenditoriale, sindacale, bancario, burocratico o della magistratura, poco importa.
    Dopo tanti fatti usano dire “chi sa parli”, ma la melassa dei giornalisti che a tutte le notizie aveva accesso, di parlare se ne è sempre guardata bene, chi per riverente ossequio al tale e chi per medesimo riverente ossequio al tal altro.

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