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Washington, mi schifano i liberali che si oppongono alla rivolta

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di RICCARDO BASSETTI

In tutta sincerità, il 90% delle reazioni a quello che sta succedendo a Washington mi disgusta. Soprattutto se sono reazioni che vengono da ex teapartisti, fellow di sedicenti istituti “liberali” che, in totale franchezza, fanno sempre più schifo o da un’area che potremmo definire conservatrice.

Premettendo che non sappiamo ancora molto di quel che sta realmente accadendo (e chissà se con questa stampa lo sapremo mai) e premettendo che, probabilmente, la maggioranza assoluta dei partecipanti saranno conservatori, quindi persone con cui ho pochi punti di contatto, ritengo (sempre che non venga fuori che questa gente stia chiedendo soldi, più “diritti civili” o chissà che altra stronzata) che la manifestazione in corso sia giusta. Anzi, ritengo che sarebbe giusta anche se diventasse una rivolta, specialmente adesso, dopo la morte di Ashli Babbitt, imprenditrice, veterana, donna bianca (probabilmente eterosessuale).

Perché ritengo che una rivolta (anche violenta) sia legittima? Biden ha rubato le elezioni del 2020? La mia opinione, per quello che ho visto fino ad ora, è che si, ci sia stata una frode elettorale. Tuttavia non ho voglia di perdermi in mille discorsi su migliaia di morti che votano, i votanti che superano di numero le liste elettorali, loschi figuri, videoregistrati nei seggi, che compaiono senza essere autorizzati, portando dei borsoni neri non ben identificati e quella certa ora in cui poi, il ribaltamento dell’andamento degli scrutini diventa matematicamente “strano”. E nemmeno ho voglia di parlare di come siano stati gestiti alcuni seggi, quando abbiano aperto e cosa sia successo in certi uffici postali, non ho voglia di parlare dei glitch etc. Non è il punto. E’ la mia opinione e può benissimo non coincidere con la vostra.

Il punto è che io sarei d’accordo con questa rivolta anche se pensassi che non fosse stato frodato nemmeno un voto. Nemmeno una scheda. Perché? Perché una grossa fetta del Paese sta andando a puttane. Grosse porzioni della Nazione, che non sono direttamente controllabili dal Presidente uscente vanno veloce, su una strada di merda.

Mi riferisco (in ordine sparso) ai giornali (non ho mai visto l’informazione americana a questi livelli), allo strabordare del politicamente corretto, ora sono gli altri a decidere cosa puoi dire, cosa non puoi dire, cosa puoi o non puoi fare. Se ti opponi, al “nuovo che avanza” puoi dire addio alla carriera e preparati ad abbracciare la povertà. Mi riferisco ai Governatori che spingono per la chiusura delle attività, limitando gli americani come mai era successo, con la scusa del Covid. Governatori che svuotano metropoli come New York, azzerando i servizi, terrorizzando la gente. Mi riferiscono alla riorganizzazione industriale di massa, imposta dal Governo Federale per far fronte al “riscaldamento globale”. Mi riferisco alle manifestazioni violente, dello Stato, verso le persone (we the people) prime fra tutte quelle della polizia. Una organizzazione sempre più militarizzata, sempre più criminale, coinvolta nell’assassinio ingiustificato di circa 1000 persone ogni singolo anno, 2.7 ogni singolo giorno.

Bene, eppure la massa di nuovi americani liberal con il cervello lavato, ritiene che la colpa dell’uccisione di George Floyd sia il razzismo. Non lo Stato. Certo molti di loro dipendono dallo Stato, guadagnano con lo Stato e hanno BISOGNO dello Stato. Per questo i dipendenti pubblici, gli insegnanti e tutti quelli a stipendio garantito non morderebbero mai la mano di chi li sfama. Per questo al primo schiocco di dita, del burocrate di turno, vogliono “restare a casa”.

Ebbene, dopo mesi di manifestazioni, dopo mesi di violenza, ad opera dei BLM, di questi marxisti del cazzo, che hanno distrutto le case, i negozi, le auto della gente per bene, che si guadagna da vivere lavorando, ORA, gli alfieri del politicamente corretto, ci dicono che non si può protestare fuori (o dentro) al Campidoglio (unico vero legittimo bersaglio e cuore del problema) ci dicono che se una giovane donna bianca, di destra, DISARMATA, viene ANCORA uccisa dalla polizia, la gente deve stare zitta e tornarsene a casa.

Se pensate che la democrazia, sia il centro della questione non avete capito nulla. Il punto è la Libertà. Quando la gente decide che la misura è colma, che il perimetro statale si stia espandendo troppo, ha TUTTO IL DIRITTO di provare a spingerlo indietro, anche e soprattutto con il Secondo Emendamento, anche e soprattutto con le armi. Contro il potere, il Campidoglio, la polizia, l’esercito. E’ così che sono nati gli Stati Uniti, con una sommossa, una rivolta e poi una guerra.

Per la piega che hanno preso le cose, questo potrebbe essere l’ultimo tentativo di conservare un po’ di libertà individuale. Quando gli Stati Uniti di Biden saranno a trazione cinese, quando la forma mentis europea ed europeista investirà totalmente il Nuovo Mondo, rimpiangerete di essere stati dalla parte di Giorgio III.

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3 COMMENTS

  1. In ogni caso dopo il volgare assassinio di Ashli, visibilmente NON armata, l’America deve guardarsi in faccia e organizzarsi per la secessione degli stati nei quali la maggioranza dei cittadini NON crede al nuovo ordine mondiale neonazista.

  2. Il problema è che sulle riorganizzazioni di massa e su tutto ciò che è stato imposto dal governo federale, compreso il tenersi Fauci con relativo blocco delle attività e degli spostamenti, bisognava manifestare anche contro Trump. Se ci si limita a protestare per il broglio elettorale (che anch’io credo ci sia effettivamente stato), si finisce per giustificare ciò che non si vorrebbe.

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