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Il 66% degli italiani vive alle spalle di un 33% che produce

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di ASTERIO TUBALDI*

Analisi spietata di Leonardo Facco sulla situazione politica ed economica dell’Italia. “Non vedo alternative, dice nell’intervista rilasciata a Radio Erre, che tassare chi produce per far fronte al reddito di cittadinanza e mantenere integra questa burocrazia”.

Facco non è pessimista, traccia una realtà tragica ma realista.

Il paese si avvia, secondo lui, verso il default perché non ha cultura liberale e non fa quindi l’unica cosa che potrebbe salvarlo: tagliare la spesa pubblica parassitaria. Il 66% degli italiani vive alle spalle del 33% che produce ricchezza.  I parassiti devono cercarsi un lavoro e devono smetterla di vivere a sbafo.  Ecco perché il debito pubblico in Italia è impagabile.

Questo ed altro nell’audio-video che pubblichiamo.

*RadioErre

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3 COMMENTS

  1. Per salvare il Paese occorre un uomo di cultura Internazionale capace di gettare la Politica nel WC ossia il pisciatoio e tirare la catenella e fondare il futuro su una reale Programmazione. Mettere a testa in giù tutti coloro che hanno Governato il Paese sin dalla nascita della Repubblica e ricuperare tutti i soldi rubati. Continuare con il medesimo sistema, significa accorciare i tempi del Default. Anthony Ceresa Italia International Association.

  2. Sono davvero tantissimi anni che vado a predicare, inutilmente, che ci sono due categorie in uno stato:
    1) i VERSANTI, un toin sopra l’altro;
    2) i FIGURANTI IL VERSAMENTO, gnanca un toin in vita aeternam amen. I mantenuti per essere piu’ espliciti.
    Se la uno col suo versare non riesce (e si vede) a mantenere se’ stessa e l’altra allora sono GUAI SERI..!
    Dove sono gli economisti, scrivevo, e cioe’ gli esperti che dovrebbero scrivere queste cose al posto mio dato che io sono un analfabeta sul tema..?
    Nessuno ne parlava e ne parla. Per esempio, quelli dalle paghe e pensioni d’oro si8 e’ visto come hanno reagito: se ne fregano se la loro patria soffre o non soffre. Si tengono i loro moltissimi toini..!!
    Per non parlare dei grandi kompagni di merenda che unirono le CASSE INPDAP e INPS la prima vuota (se figurano non la riempiono no di certo), la seconda STRACOLMA..!
    E’ stata una RAPINA pure quella e peggio di quella delle banke.
    Dimostrazione che a governare lo stato amministrativo italia e’ la BANDA DEI QUATTRO..!
    E, non solo i poveri, ma anche i ricchi oggi come oggi non hanno chi li rappresenti degnamente ed onestamente.
    Sbloccare l’andazzo sara’ come si fa col fare un BUCO NELL’ACQUA..!
    Inventiamoci qualsiasi cosa ma se non si invertira’ i ruoli o meglio il peso delle due categorie tutto sara’ fatto invano.
    Cosi’ tanto so che non mi seguira’ nessuno sul tema… il perche’ sta che fin che lo dico io (ignorante) chi vuoi che mi segua… ma se e’ un noto ed importante non so intellettuale allora con molto peso farebbe smuovere qualcosa tipo un terremoto del nono grado.
    Tuttavia, il tempo del baratro sta per arrivare… basta insistere un altro po con andare a votare inutilmente.
    La demokrazia ha fallito ne piu’ e ne meno di come ha fallito il komunismo.
    Quindi..?
    Inventiamoci un’altra forma di amministrazione che sia almeno piu’ credibile di quella di adesso.
    Dura sara’ con la maggioranza di magna magna al potere.
    Statemi bene ma comunque auguri…

  3. Io sapevo che in Italia lavorano 22 milioni di persone, tolti i dipendenti statali e parastatali rimangono 17 milioni di persone che devono mantenere tutte le altre (e sono 60 milioni di abitanti con le loro tasse ed i loro, passi per la moglie casalinga, passi per i figli studenti ma mantenere il pensionato sociale che non ha mai versato i contributi o il clandestino che delinque o il forestale calabrese che non ha mai visto un bosco in vita sua è troppo per chiunque….
    Vorrei che si trattasse di un semplice circolo vizioso, lo Stato per mantenere i parassiti ammazza di tasse e contributi chi lavora, l’elevatissima pressione fiscale scoraggia l’apertura di nuove attività o investimenti esteri e quindi non si crea lavoro privato e il parassita deve continuare a vivere alle spalle di qualcun altro che lavora. Invece è un circolo discendente, l’elevatissima pressione fiscale fa scappare o chiudere le aziende all’estero, quindi sempre meno persone lavorano e possono mantenere le zecche, che però aumentano di numero. E’ ovvio che prima o poi si arriverà al punto di rottura, nel senso che non ci sono più i soldi per mantenere tutta questa gente. Il problema è che i parassiti sono il partito di maggioranza e quindi “impongono” il mantenimento agli altri. Come uscirne? Il parassitismo ha una forte connotazione regionale, è molto diffuso in certe zone e quasi assente in altre, la risposta è ovvia un federalismo che sconfini nel confederalismo (e ognuno si tiene i suoi soldi) o come si spera tutti quanti, l’indipendenza, così la smetteremo di usare quella lingua morta ed inutile che è l’italiano e ricominceremo ad usare le nostre lingue e nella nostra cultura.

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