di GIACOMO PROPERZJ* Dragoni, ussari, granatieri della Guardia Consolare (poi Imperiale), soldati di tutti i generi, anche nelle variopinte uniformi della Repubblica Cisalpina, popolavano a quei tempi Milano, assembrandosi nei caffè e nei teatri, arricciandosi i baffi al passaggio delle donne, spendendo con generosità la diaria, ascoltando commossi le orchestrine dopo aver bevuto il cattivo…
Carlo porta era milanesissimo e affezionato alla sua citta’

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