di FRANCO CAGLIANI
Probabilmente, sente puzza di elezioni. Tanto gli basta per rientrare sulla scena politica italiana, della quale lui è un emblema, un marchio di fabbrica, un’icona del declino.
Clemente Mastella – che “fare il politico è sempre molto meglio che lavorare” – fonda il suo ventesimo partito: “I Popolari del Sud”. Dove ha inaugurato la prima sede? A Benevento: “Sabato a Benevento – scrive il Fatto Quotidiano – nella sede del nuovo partito c’erano la moglie Sandra Lonardo, l’assessore regionale al Commercio e all’artigianato Vittorio Fucci, l’ex eurodeputato di Forza Italia Giuseppe Gargani, più una quindicina di sindaci del Sannio che lo seguono in ogni suo spostamento”.
Dice, il Mastella, che “oggi si sente una enorme necessità di un partito territoriale, che rappresenti un interlocutore per i cittadini”. Già, soprattutto per i suoi forse, legati a doppio filo alle prebende, alle raccomandazioni, agli aiutini del capo-bastone democristiano, nato nella Prima Repubblica, fatto ministro nella seconda e pronto a trovare un qualche scranno anche nella terza.
“Prima che ai mercati internazionali, io guardo alle realtà locali”, ha dichiarato il guardasigilli di Romano Prodi. Dove posizionerà il suo partitello? Dipende… io direi che seguirà un vecchio istinto: Franza (sinistra) o Spagna (destra) purché se magna. Potrebbe anche allearsi con “Noi per Salvini” magari.
E c’è ancora chi dice che l’Italia non morirà democristiana? E così sia, purché ‘ste Italia muoia una volta per tutte.
Mastella.
E non sai cosa voti.
Futuro alleato di “Noi per Salvini”?
Perché no?
Borghezio ha dimostrato che tutto è possibile.
Maroni con “Prima il Nord” ha fatto un numero da prestigiatore, ha fatto sparire le istanze indipendentiste dalla Lombardia
Calderoli a Roma ciucia con tutti e tutti se lo ciuciano. (ma i leghisti non dovevano far paura e essere indigesti al sistema italico?Mi fermo qui perchè in fondo al tubo digerente …)
Zaia dorme tranquillo, perchè i veneti dormono più di lui.
Cota da no TAV a si TAV, a colpi di seggiola.
Cosa manca a Salvini per allearsi con Mastella?
Dopo l’elogio alla Corea del Nord, niente, è prontissimo.