di CLAUDIO PREVOSTI Un’oscenità “fredda e comunicazionale”, come diceva Baudrillard, si è ormai inesorabilmente sostituita a quella classica dello scandalo sessuale, dell’impudicizia della carne, della “spiritualizzazione” delle anime e delle condotte. Eppure, anche nel reticolare e in perenne fibrillazione mondo degli iper-media, resta traccia di questo canone dell’oscenità fisica, solo apparentemente superato, poiché è proprio…
“filosofia dell’osceno televisivo”, il nuovo libro di castoro
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