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Onde furlane, 40 anni di radio in lingua locale

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di ANDREA IOIME

Il 2 febbraio 1980 ha segnato l’inizio dei programmi di Onde Furlane, la ‘radio libare dai furlans’, ma la sua nascita è legata a due fenomeni del decennio precedente: la diffusione delle radio libere e la rinascita culturale ed identitaria che accompagna la ricostruzione fisica del Friuli terremotato. Il sisma del ‘76 rappresenta uno spartiacque e, in questo clima, un gruppo di persone di diversa estrazione politica e culturale mette le basi per la nascita dell’emittente e della cooperativa Informazione Friulana, la società editrice. Tutti uniti dalla volontà di “sviluppare mezzi di informazione adeguati agli obiettivi di autonomia e autodeterminazione della nazionalità friulana”: qualcosa che non esisteva in Italia.

Una rottura decisa col passato: dà voce a quanti non trovano spazio negli altri mezzi di comunicazione ed è il fulcro di mobilitazioni, come la raccolta di firme del 1981 per una legge statale di tutela delle minoranze linguistiche. Radio ‘comunitaria’ non commerciale – uno status ottenuto grazie all’elevata percentuale di trasmissioni autoprodotte, con oltre il 70% in friulano -, rappresenta il principale mezzo di comunicazione in lenghe, già prima delle leggi di tutela. Negli anni ha coinvolto scuole e altre comunità minorizzate, ha realizzato produzioni originali, un dizionario online e un correttore ortografico e posto particolare attenzione alla musica. “In questi 40 anni – spiega il presidente di Informazione Friulana, Carli Pup – non ci siamo limitati a raccontare i cambiamenti in Friuli e nel mondo, ma abbiamo sempre cercato di offrire spunti di riflessione, stimolare la creatività e impegnarci in prima linea per i diritti linguistici e l’autogoverno”.

Al centro di una creatività trasversale

Se la convergenza di persone con diverso orientamento politico ha reso possibile la nascita dell’emittente, via Volturno è stata casa e palestra per decine di personaggi poi famosi: politici, esponenti del mondo dello spettacolo, ma anche della società civile, e non solo. Se tra i presidenti della cooperativa e i direttori si registrano ‘colonne’ come Paolo Cantarutti, giornalisti come Federico Rossi e Mauro Tosoni e l’attore Claudio Moretti, è l’elenco dei collaboratori – ossia di quanti si sono nutriti dell’ambiente creativo scaturito da Onde Furlane – a offrire una pluralità di nomi, da Pre Toni Beline e Don Gilberto Pressacco a figure istituzionali come Giorgio Cavallo, Lorenzo Croattini, Danilo Bertoli e William Cisilino, intellettuali e studiosi come Angelo Floramo, Giorgio Ferigo, Raffaele Lazzara, Walter Colle, Maurizio Mattiuzza o star della musica come Andrea Sambucco, che è partito da qui prima di diventare Ruggero de i Timidi, così come la presidente del Cec, Sabrina Baraccetti. E poi: Walter Tomada, Giorgio Cantoni e, per restare alla musica, Deison, Renato Rinaldi, Rudy Fantin, Andrea Del Favero, Leo Virgili, Dek ill Ceesa e pure Dario Zampa. (Articolo tratto da qui)

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