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Lega: per risolvere il caso veneto si fa strada ipotesi di commissariamento

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di REDAZIONE

terzetto venetoSul “caso Veneto” della Lega Nord spunta l’ipotesi commissariamento. Sarebbe un modo per porre fine, almeno temporaneamente, al duello tra Luca Zaia, candidato governatore, e Flavio Tosi, che da segretario della Liga vuole imporre la sua lista. A poche ore dal consiglio federale leghista di via Bellerio, che dovrebbe uscire una volta per tutte l’indicazione di come operare sulle liste per le Regionali chiudendo la vicenda, si fa strada la voce, insistente tra le seconde linee del Carroccio, che l’ipotesi a cui si stia pensando sia quella di un commissario che gestisca la fase delle elezioni regionali.

No all’espulsione di Tosi
No, dunque, al commissariamento o all’espulsione di Tosi, come vorrebbero i “falchi” fedelissimi a Zaia, quanto della gestione affidata a una terza persona della fase delle elezioni regionali. Un uomo fidato, dunque, espressione del segretario federale Salvini, potrebbe essere chiamato a traghettare l’attuale presidente veneto in tutta tranquillità nel porto della rielezione.

Lunedì verifica sulla possibilità di rinsaldare la frattura
Quello di lunedì si annuncia come un incontro fondamentale per verificare se c’è la possibilità di rinsaldare la frattura tra il governatore che, appoggiato da Salvini, vuole una lista Lega-Lista Zaia e quella di Tosi, risoluto a chiedere l’applicazione del suo modello di successo targato Verona, un insieme di civiche ad appoggio del candidato presidente. Trovare una soluzione eviterebbe che una frattura in Veneto possa consegnare la poltrona di governatore alla dem Alessandra Moretti, che i sondaggi danno attualmente molto lontana dai consensi di Zaia. Alla manifestazione romana del Carroccio di ieri, Luca Zaia era con Matteo Salvini sul palco, Flavio Tosi al centro di Piazza del Popolo tra i militanti.Con una veloce stretta di mano in piazza fra i tre a uso dei fotografi.

 Tosi: mai messa in discussione la candidatura di Zaia

«Mai messa in discussione la candidatura di Zaia – ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi – il problema è che qualcuno da Milano ha detto che le liste e le candidature si decidono in Lombardia». Tutto è rinviato a domani. «Vedremo domani quale sarà il confronto, se tutti vogliono trovare una soluzione di buon senso, si rispetta lo statuto della Lega», ma se «si passare sopra la Liga veneta, convocherò il consiglio nazionale» spiegando quanto accaduto. Anche se in realtà il consiglio nazionale è già in programma a Padova giovedì prossimo. Se in tal caso lascio la Lega? «Aspettiamo domani».

Bossi: caso pericoloso, il rischio è che la Lega si spacchi
Sul “caso Veneto” a Roma ieri è intervenuto anche il presidente del Carroccio Umberto Bossi, mai tenero con il sindaco. «È un caso un po’ pericoloso: Zaia è forte e vince le elezioni comunque, anche senza alleati, ma il rischio è che la Lega si spacchi dopo, fra Zaia e Tosi. Tocca a Salvini evitarlo>. In Veneto, ha dichiarato il Senatur, «la Lega non deve vincere le elezioni soltanto, ma evitare che poi ci sia la resa dei conti». Bossi si è comunque detto «contrario» alle espulsioni. Salvini non ha fatto previsioni. Ai cronisti che ieri a Roma gli chiedevano del ‘caso’ Veneto ha risposto: «una cosa alla volta».

 

FONTE: WWW.ILSOLE24ORE.COM

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